Sui temi Lgbtq+ e sulla teoria gender ai bimbi oggi pomeriggio in consiglio comunale a Genova la rissa verbale ha rischiato di trasformarsi in un corpo a corpo fra il capogruppo del Pd Simone D’Angelo e il presidente del consiglio comunale Carmelo Cassibba (Vince Genova).
La seduta consiliare è stata sospesa due volte dal presidente Cassibba per provare a calmare gli animi dei consiglieri che si sono surriscaldati durante la discussione di una dichiarazione in apertura di seduta per il “sostegno alla comunità Lgbtq+ nel mese del Pride” presentata dal capogruppo della lista Rossoverde Filippo Bruzzone.
A scatenare le polemiche, già aspre sin dai primi interventi incentrati sulla teoria gender ai bimbi e per cui la Lega la scorsa settimana si era scagliata contro questo dettame messo in atto nell’ambito del Liguria Pride, è stato il capogruppo del Pd Simone D’Angelo il quale ha interrotto l’intervento della consigliera di Fratelli d’Italia Laura Gaggero.
A quel punto è intervenuto anche il capogruppo di Liguria al Centro Nicholas Gandolfo che ha accusato D’Angelo urlando “e poi ci accusate di essere fascisti. Voi siete fascisti di sinistra”.
Il presidente del consiglio Cassibba ha così interrotto la seduta convocando d’urgenza la conferenza dei capigruppo per provare a stemperare gli animi.
I lavori sono ripresi dopo una decina di minuti, ma sono stati nuovamente sospesi per un duro botta e risposta tra il capogruppo del Pd e lo stesso presidente dell’assemblea, il quale si è alzato dallo scranno e ha urlato contro D’Angelo: “Faccia attenzione”.
Successivamente, Cassibba ha interrotto di nuovo la seduta consiliare e, a passo veloce, si è recato verso il seggio di D’Angelo con fare minaccioso, ma è stato bloccato dall’assessore alla Sicureza Sergio Gambino (FdI).
“Sono calmo ora. Volevo soltanto parlare” ha detto Cassibba.
Alcuni consiglieri di maggioranza e minoranza hanno chiesto una conferenza dei capigruppo per riportare tutti alla calma. I lavori della seduta consiliare sono ripresi, ma i consiglieri delle minoranza non sono più rientrati in aula.
Inoltre, hanno anche annunciato di volersi appellare al Prefetto di Genova per denunciare il clima di tensione che da troppo tempo, secondo loro, si riscontra in Sala Rossa.