Era l’ultimo dell’anno, 31 dicembre 2019 quando due clienti del Centro Commerciale Le Serre di Albenga hanno notato nel reparto pescheria una vasca di plastica appoggiata per terra ed incuriositi si sono avvicinati per guardare cosa ci fosse dentro. Non è stata una bella visione.
All’interno vi erano sedici capitoni agonizzanti, anzi due purtroppo erano morti ed erano tenuti in quella vasca con pochissima acqua.
I due clienti hanno deciso di prenderli tutti e liberarli in mare. In quasi tutte le regioni italiane i capitoni vengono mangiati prevalentemente a Natale e Capodanno, di conseguenza dopo la loro liberazione non verranno rimpiazzati.
La legge, pur incompleta ed ingiusta che sia, prevede che gli animali non vengano sottoposti ad ulteriore sofferenza durante l’esposizione al pubblico.
I capitoni o le anguille inoltre sono animali in via di estinzione.
I reati di maltrattamento degli animali e di detenzione degli stessi in condizioni incompatibili con la loro natura sono previsti dal Codice Penale, con particolare riferimento agli articoli 727 e 544-ter.
“E’ stato davvero triste vedere quegli animali in stato di forte sofferenza in quella vasca decisamente non idonea, spiegano i due. Durante la loro liberazione invece è stato un momento di grande gioia ma nello stesso tempo amarezza per tutti quelli che non sono stati salvati”.