“Liberi non schiavi” dei poteri forti, della UE, dei nemici della libertà e della democrazia che non rispettano il voto degli elettori.
E’ la sintesi di quanto invocato ieri pomeriggio dalle piazze (strapiene) di Sarzana, Sestri Levante e Imperia, dove il leader della Lega Matteo Salvini, accompagnato dal vice capogruppo alla Camera e segretario del Carroccio ligure Edoardo Rixi, ha tenuto i comizi elettorali in vista delle elezioni amministrative di domenica 10 giugno a sostegno dei candidati sindaci Cristina Ponzanelli, Gian Paolo Benedetti e Luca Lanteri.
“Le nostre squadre in campo sui territori di Sarzana, Sestri Levante e Imperia – ha in sostanza spiegato Salvini – sono formate da persone normali, non i maghi, i geni, i professoroni che promettono tutto e poi non mantengono niente. Gente semplice, seria e preparata che ama la loro città per assicurare a tutti il cambiamento attraverso una politica di buonsenso: in un momento di difficoltà economica e crisi sociale, ogni euro che uscirà dalle casse del Comune dovrà uscire con un principio sopra a tutti. Prima gli italiani“.
A questo punto, Salvini è stato interrotto da un’ulteriore marea di applausi di tutte e tre le piazze, che avevano invocato libertà e democrazia.
“Prima gli italiani, ve lo giuro – ha aggiunto Salvini – poi viene il resto del mondo. E’ giusto aiutare tutto il resto del mondo, ma sei hai sul territorio qualcuno senza casa, senza lavoro, senza pensione, senza speranza, prima di mettere in albergo chi sbarca a Lampedusa dai un tetto e aiuti un cittadino ligure. Questo mi sembra buonsenso”.
Ovazioni.
Poi, riferendosi anche al “Nein” di Mattarella e alla grave situazione provocata dal Quirinale ha rassicurato le piazze: “Io non mollo”.
Nota di cronaca: ieri piazze strapiene, applausi e ovazioni anche a Pisa e Massa, dove Matteo Salvini si era recato in mattinata prima di proseguire il tour elettorale in Liguria e concluderlo alla Partita del Cuore al Ferraris di Genova.