I responsabili della Cgil Liguria e di Imperia hanno detto ‘No’ all’apertura di un Centro di permanenza per i rimpatri dei migranti (Cpr) nella nostra regione.
“Le politiche nazionali – hanno spiegato dalla Cgil – del Governo Meloni sui Centri di permanenza per i rimpatri in Liguria, sposate dal governatore ligure Giovanni Toti e accolte con entusiasmo dal sindaco di Ventimiglia Flavio Di Muro, non sono condivisibili perché peggiorano le condizioni dei migranti e quelle dei cittadini liguri e del territorio”.
Creare un Cpr a Ventimiglia significa trasformarla in un grande centro di detenzione dove bloccare sino a 18 mesi i circa 30mila respingimenti effettuati ogni anno dalla Francia.
A questi si aggiungerebbero i migranti provenienti dalle altre Regioni che, al contrario della nostra, si stanno rifiutando di ospitare le strutture di detenzione.
Le politiche repressive non portano ad alcun risultato.
Il caso delle guardie giurate davanti al cimitero di Ventimiglia si sono dimostrate un inutile e dannoso dispendio di risorse pubbliche. Ora infatti i migranti sono lasciati allo sbando e sparsi per la città.
Solo i Centri di accoglienza possono dare risposte ai bisogni primari delle persone in transito e toglierle dalla strada, diminuendo il ruolo dei passeur e della malavita organizzata, diminuendo i disagi alla cittadinanza e alle attività economiche”.