Maersk Italia licenzia quattro lavoratori del Customer Service: proteste sindacali
Venerdì 17 gennaio 2025, quattro dipendenti del reparto Customer Service di Maersk Italia Spa sono stati licenziati senza preavviso. La notizia ha scosso la sede genovese dell’azienda, leader mondiale nel settore dei trasporti marittimi. I lavoratori, convocati per un presunto “meeting sulla performance”, hanno ricevuto le lettere di licenziamento, con l’ordine di riconsegnare il materiale aziendale e lasciare immediatamente l’ufficio.
Delocalizzazione e Intelligenza Artificiale sostituiscono i lavoratori genovesi
Secondo quanto riportato dalle segreterie regionali Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, l’azienda ha deciso di trasferire parte delle lavorazioni a Manila, nelle Filippine, e di sostituire alcune mansioni con l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale. Questo cambio di strategia ha colpito duramente lavoratori con oltre 25 anni di servizio, molti dei quali avevano recentemente ricevuto encomi per la loro lunga carriera in azienda.
Una scelta che impoverisce il territorio
Le organizzazioni sindacali hanno denunciato la mancanza di dialogo da parte di Maersk:
“Un’azienda con un utile netto di 208 milioni di euro nel primo trimestre 2024 sceglie di risparmiare licenziando lavoratori italiani per affidarsi a Paesi con salari più bassi o all’IA. Questo impoverisce il tessuto economico locale e tradisce l’interesse per la blue economy, spesso sbandierato a parole.”
Sciopero e presidio davanti alla sede di Genova
In risposta ai licenziamenti, i sindacati hanno indetto uno sciopero per mercoledì 22 gennaio 2025, con un presidio davanti alla sede di Maersk in via Magazzini del Cotone 17, a Genova. La richiesta principale è il reintegro immediato dei lavoratori licenziati.
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