Una fusione… parziale.
Mantenendo, per rispetto alla tradizione ed alla storia, le prime squadre indipendenti, nei rispettivi campionati.
Parliamo del glorioso Ligorna, appena retrocesso, ingiustamente, dalla serie D, e della Goliardica – ci piace nominarla con il nome originale, senza “Big”, “Kolbe”, “Polis” etc – società storica e amata da tutta la piazza genovese, fondata tanti anni fa da un gruppo dove c’erano i fratelli Bozano.
Lasciando stare gli ultimi anni, quelli che hanno i capelli bianchi certamente ricordano il glorioso Ligorna di fine anni ‘60 (nella foto) che con la denominazione “Ligorna Vivaldi” giocò in serie D, ed in Valbisagno vennero a giocare Pro Vercelli, Sanremese, Cuneo e l’Asti Macobi con un numero 10 d’eccezione, un giovane Giancarlo Antognoni. E poi la fusione, piu recente con l’Ortomercato, con la denominazione impronunciabile “LigOrto”.
Torniamo all’attualità. Goliardica e Ligorna hanno raggiunto l’accordo, ufficializzato il 23 giugno, per una strettissima collaborazione: gli attuali factotum delle due squadre, Torrice e Saracco, hanno formalizzato, con un comunicato ufficiale, quanto segue: “Alberto Saracco e la S&l Trasporti rendono noto che, nella giornata odierna, sono stati trovati gli accordi con il presidente Davide Torrice per l’acquisizione del Ligorna. Nei prossimi giorni dopo le apposite firme sui contratti verrà reso noto il programma sportivo della Goliardica ed il Ligorna. Ogni società manterrà la propria identità sportiva. Ma con un unico grande progetto di crescita dei giovani. Lavorando con le più innovative metodologie di lavoro. Ogni prima squadra manterrà la propria categoria per dare una doppia opportunità di crescita ai ragazzi del nostro settore giovanile”.
Letto cosi, seccamente, sembra che sia la Goliardica ad aver inglobato il Ligorna.
Staremo a vedere, visto che sempre nel comunicato si legge che “Nei prossimi giorni verrà diramato l’organigramma di questo grande polo calcistico, che si prefigge di diventare un centro di formazione qualificato e che mira a collaborare con tutte le realtà calcistiche liguri”.
Insomma, vita nuova per le due società che fanno parte della storia del calcio dilettantistico ligure da oltre cinquant’anni.
Franco Ricciardi