“Come al solito il governatore Toti preferisce fare polemica o scrivere lettere piuttosto che mettersi a lavorare. O forse il suo attacco gratuito e a testa bassa contro il Mit è il classico sistema di chi prova ad attaccare per primo, per evitare che qualcuno gli chieda conto della proprie innegabili responsabilità”.
Lo hanno dichiarato oggi i consiglieri regionali del Pd sul caos autostrade in Liguria.
Cantieri infiniti e caos a Genova, Toti: è una vergogna, Mit intervenga o lo mettiamo in mora
Disastro autostrade: ecco i testi originali delle missive inviate da Toti a De Micheli
“La verità – hanno aggiunto i consiglieri del Pd – è che se la Regione avesse fatto il proprio dovere fino in fondo e cioè se avesse programmato in modo serio con la concessionaria i lavori sulle tratte autostradali liguri non ci troveremmo in questo disastro viabilistico.
Ma come, Toti e la sua giunta si lamentano delle ingerenze del Governo, sventolando il vessillo dell’autonomia e poi, quando possono, non esercitano le proprie competenze? Troppo comodo scaricare sempre la colpa sugli altri.
In questo campo Toti è un vero campione. Come negli annunci. Rimarrà un mistero il motivo per cui, in 3 mesi di lockdown, quando lungo le autostrade liguri non passava neppure un’auto, la Regione non sia riuscita a ottenere da Aspi l’apertura di almeno un cantiere. Dei veri incapaci.
Il governatore ligure ha incontrato due volte, nelle ultimi 15 giorni, i vertici di Società Autostrade, ma evidentemente non si sono detti niente o comunque non hanno sciolto il nodo dei cantieri.
Che spetti all’ente regionale svolgere un ruolo di coordinamento degli interventi sul territorio lo dice la storia di questa Regione.
Purtroppo abbiamo a che fare con il peggiore presidente della storia della Liguria.
Sono due anni che chiediamo alla giunta di avviare un tavolo con le aziende di trasporto pubblico, Rfi, Trenitalia e le concessionarie autostradali, per coordinare cantieri e mobilità su tutto il territorio ligure.
Prendiamo atto positivamente che lo promuoverà il Mit, colmando un vuoto di Regione Liguria”.