Genova, 12 novembre. Sono 4.439 i morti con coronavirus con un aumento rispetto a quanto comunicato ieri da Regione Liguria di quattro (maschio di 96 anni deceduto il 7 settembre in Asl 3 Genovese, maschi di 54 e 77 anni e femmina di 71 anni deceduti il 3, 8 e 11 novembre all’ospedale di Savona).
Sono 3300 i positivi accertati finora e malati con un aumento rispetto a quanto comunicato ieri di 123. I pazienti in terapia intensiva sono 9 (uguale a ieri). Gli ospedalizzati sono complessivamente 104 (-7).
Sono 235 i nuovi casi (incremento in diminuzione rispetto a quanto comunicato ieri).
Sono 109.163 i positivi accertati finora e guariti, con un aumento rispetto a quanto comunicato ieri di 108. L’incremento del valore deriva dal recepimento della circolare del Ministero della salute “le indicazioni per la durata e il termine dell’isolamento e della quarantena”. Infatti, non è più necessario il doppio tampone per confermare la guarigione perché ne è previsto soltanto uno.
I flussi della Liguria sono stati allineati come indicatori dall’Istituto superiore di sanità includendo nei casi guariti, oltre ai pazienti che risultano negativi al test molecolare, anche quelli che risolvono i sintomi dell’infezione da Covid-19 e per i quali sono trascorsi 21 giorni dall’inizio dei sintomi previa valutazione di esperti clinici e microbiologi/virologi (riferimento Circolare del Ministero della Salute n. 32850 del 12/10/2020).
In altre parole, Regione Liguria indica gli “attualmente positivi” e contagiosi. Significa che conteggia solo chi è stato accertato trascurato positivo al coronavirus (ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti = attualmente positivi), escludendo però dal computo chi è guarito sviluppando gli insieme e chi è deceduto.
La Protezione civile nazionale invece conteggia anche questi ultimi (ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti + guariti che hanno sviluppato gli ancora + deceduti = casi totali) che poi vengono pubblicati online pure dal Ministero della Salute.
Inoltre, è bene precisare che il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli: “avere un test sierologico positivo per gli escludere non escludere che in quel momento un soggetto possa essere infettante. È possibile infatti aver prodotto gli, ma avere ancora in circolo il coronavirus e dunque essere ancora contagiosi. Per questo va fatto anche il tampone. Solo se questo esame è negativo si ha la certezza di non essere più contagiosi”.
Ecco il bollettino di oggi con tutti i dati ufficiali della Regione Liguria al ministero della Salute.