“Sono 41 i morti sul lavoro in Liguria dal 1° gennaio al 30 novembre 2020, il 105 per cento in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”.
Lo hanno comunicato oggi i responsabili della Cgil ligure, che hanno diffuso i dati rilasciati a fine dicembre dall’Inail e che sono stati rielaborati e analizzati dal sindacato.
“Sul totale dei 41 deceduti – hanno spiegato – ben 18 sono da ricondurre alla pandemia, ma anche senza il Covid i morti per lavoro sarebbero comunque superiori al 2019.
Sul totale delle vittime.
Sul totale delle vittime l’85,4 per cento dei casi è di nazionalità italiana e le fasce d’età più coinvolte vanno dai 45 ai 69 anni.
A Genova si sono registrati 19 infortuni (da Covid-19), seguita da Imperia con 10, Savona 7, Spezia 5.
Sono 17.196 le denunce per infortunio pervenute all’Inail nel periodo gennaio – novembre 2020 e di queste il 27 per cento sono riconducibili al Covid-19.
Sul totale delle richieste oltre il 68 per cento riguarda lavoratrici e in un solo mese (da ottobre a novembre 2020) le denunce di infortuni sul lavoro da Covid-19 sono aumentate di 1.400 casi.
Dalle rielaborazioni emergono le professioni maggiormente colpite: tra i tecnici della salute si trovano gli infermieri con l’83,3 per cento.
Tra le professioni inserite nei servizi sanitari e sociali il 99,9 per cento delle denunce riguarda gli operatori socio sanitari.
L’aumento degli infortuni sul lavoro, a prescindere dal Covid, è un dato molto preoccupante”.