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Liguria, campo largo in frantumi: dopo Iv si sfilano +Europa e Psi

Liguria, campo largo in frantumi: dopo Iv si sfilano +Europa e Psi
Ex ministro spezzino Andrea Orlando (Pd)

“+Europa, 3.5% in Liguria alle elezioni politiche, non parteciperà alle prossime elezioni regionali. Come già reso pubblico nei giorni scorsi ed approvato dalla direzione nazionale, +Europa ha promosso la Lista Riformisti uniti per la Liguria insieme ad Italia Viva e al Psi”.

Lo ha dichiarato ieri Mauro Gradi, coordinatore regionale e membro della segreteria nazionale di +Europa.

Anche il movimento europeista e il Psi, dunque, si sfilano dal campo largo lanciato dal centrosinistra e dal candidato presidente Andrea Orlando (Pd) alle elezioni regionali di fine ottobre in Liguria, dopo l’abbandono da parte di Italia Viva di Matteo Renzi.

“A lista completa – ha aggiunto Gradi – in tutte e quattro le province liguri, pronta per il deposito già ieri con tanto di collegamento alla propria coalizione già rilasciato dal candidato-presidente Andrea Orlando, a poche ore dalla presentazione, dopo settimane di intenso lavoro e coinvolgimento di 30 candidati con relative accettazioni e avvio della propaganda elettorale, il candidato-presidente ha ritirato il predetto apparentamento e, quindi, escluso dalla coalizione la lista Riformisti uniti per la Liguria, in quanto indotto da un Pd nazionale piegato al ricatto dell’ultima ora del Movimento 5 Stelle.

Personalmente considero tutto ciò una follia votata alla sconfitta e un’operazione di killeraggio politico che +Europa proprio non meritava per la sua lealtà e correttezza.

Ricordo che, alle elezioni politiche di due anni fa, nonostante lo sfilamento di Calenda con il quale eravamo legati da patto federativo noi, invece, tenemmo fede all’accordo con il Pd e scendemmo coraggiosamente in campo con la lista +Europa che con il suo quasi 3% nazionale ha consentito al Pd di eleggere oltre 12 parlamentari. Gli elettori sapranno giudicare”.

E ieri anche Matteo Renzi, durante l’assemblea nazionale di Italia Viva, ha ribadito: “A Genova c’è stato un chiaro segnale di generosità da parte nostra. abbiamo fatto di tutto, abbiamo rinunciato a presentare il simbolo ma questo segnale di disponibilità è stato equivocato perché i 5 Stelle hanno detto che facevano l’accordo solo se sceglievano loro i nostri candidati. Io faccio tutti gli sforzi possibili per arrivare a un centrosinistra vincente ma non arriveremo mai al punto da far scegliere ai 5 Stelle i nostri”.

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