“Da lunedì la Liguria sarà in area di criticità arancione. Siamo particolarmente soddisfatti che le misure mirate adottate sull’estremo Ponente, in particolare sui distretti sociosanitari 1 ventimigliese e 2 sanremese dell’Asl1, stiano dando importanti risultati in termini di contenimento del contagio.
I dati della provincia di Imperia risultano allineati a quelli del resto della Liguria: per questo, con la decadenza dell’ordinanza in vigore, da lunedì anche in quel territorio saranno applicate le misure della zona arancione, come nel resto della Liguria, con il 100% di didattica a distanza per le scuole superiori ancora per qualche giorno, in modo da capire come cambia la curva dell’incidenza nella fascia di età 13-19 anni.
Nell’estremo Ponente potranno quindi tornare in classe i più piccoli delle scuole elementari e medie”.
Lo ha dichiarato stasera il governatore ligure Giovanni Toti.
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“Rispetteremo ovviamente le misure adottate dal Governo – ha aggiunto Toti – ma il passaggio in area arancione per la Liguria è stata decisa in base all’esame dei dati di due settimane fa, quando il nostro indice R(t) era di poco superiore a 1 e la curva nel Ponente era molto più alta rispetto a oggi.
Infatti, questa settimana i nostri dati relativi ai contagi sono più bassi rispetto a quelli che hanno determinato il passaggio in area arancione.
Non registriamo neppure una particolare pressione sui nostri ospedali né una particolare recrudescenza dovuta alle varianti che hanno raggiunto circa il 50% della diffusione sul territorio. I
Oggi sono stati somministrati circa 6mila vaccini, di cui circa 1000 (969) del vaccino AstraZeneca. Raggiungiamo così i 30mila vaccini somministrati alla settimana, passando con qualche giorno d’anticipo alla fase 2 di implementazione delle vaccinazioni.
Siamo arrivati al 77% di vaccini somministrati su quelli consegnati e siamo tra le regioni più virtuose per vaccini somministrati sulla popolazione residente. In Liguria le prime dosi sono state somministrate al 7,91% della popolazione ligure (7,22% media italiana); il ciclo completo (prima e seconda dose) è stato somministrato al 3,45% della popolazione (3,08% media italiana)”.