Cresce poco la raccolta differenziata in Liguria: è al 53%, tra le peggiori del Nord Italia. Incide negativamente Genova. Sono 120 i Comuni “ricicloni”, 27 i Comuni “rifiuti free”.
E’ la sintesi dei dati diffusi oggi da Legambiente in occasione di Ecorofurum Liguria.
“Per quanto riguarda la differenziata – hanno spiegato gli ambientalisti – nel 2019 la Liguria ha raggiunto e superato (con il 53,4%, +3,8% rispetto al 2018) il valore del 50% che avrebbe dovuto raggiungere nel 2009 ed è tra le peggiori regioni del nord Italia.
Il dato regionale è affossato da Genova che non riesce a far decollare la propria raccolta differenziata.
Tallone d’Achille della Liguria resta quindi la provincia genovese con 44,6% di raccolta differenziata (+3,1 rispetto al 2018) su 67 comuni solo 1 è rifiuti free (Leivi), 28 raggiungono il 65% e 11 differenziano meno del 35%. A incidere negativamente è soprattutto la città di Genova che con 573.285 abitanti raggiunge solo il 35,5% di raccolta differenziata.
Anche nel 2019 la Provincia della Spezia ottiene i risultati migliori: raccolta differenziata al 73,9% (+4,4% rispetto al 2018), su 32 comuni 5 sono rifiuti free, 27 superano il 65% di raccolta differenziata. Le performance migliori si registrano a Follo 85,7%, Ricco del Golfo 84,8% e Corrodano 83,9%. La città della Spezia con 93.529 abitanti raggiunge il 74,9% di raccolta differenziata nel 2019.
Stazionaria la provincia di Savona che registra il 61,5% di differenziata solo 1,5% in più rispetto il 2018. Su 69 comuni 21 sono rifiuti free, 55 superano il 65% e 3 non raggiungono il 35%. Rialto si conferma il comune più virtuoso 90,4% a seguire Garlenda 86,2% e Vendone 85,1%. La città di Savona con 60.087 abitante raggiunge il 43,8% di raccolta differenziata.
Conferma il trend di crescita la provincia di Imperia che raggiunge il 54,4% (+8,2% sul 2018) di differenziata ma su 66 comuni nessuno è rifiuti free, solo 10 raggiungono il 65% mentre 20 riciclano meno del 35%. Bene Imperia che con 42.507 abitanti ha raggiunto il 66,9%”.