Il presidente del Consiglio regionale Gianmarco Medusei (Lega) questa mattina ha incontrato Maria Vedrinskaya, Console generale della Federazione Russa a Genova dal 31 ottobre scorso.
Nel lungo colloquio, il presidente Medusei (che è anche un medico) ha ribadito la necessità che l’Italia possa accedere il più rapidamente possibile alle forniture del vaccino “Sputnik V” anti Covid-19 prodotto in Russia.
“Gli ultimi drammatici problemi manifestati da alcune case farmaceutiche dimostrano chiaramente – ha spiegato Medusei – che, se vogliamo raggiungere al più presto la cosiddetta immunità di gregge, occorre ampliare velocemente la platea dei nostri fornitori.
Il vaccino Sputnik V, che è diffuso ormai su larga scala, sta dimostrando un’efficacia superiore al 90%.
Credo che si possa trovare un accordo fra i due Governi per avviare la produzione del vaccino anche nel nostro Paese, l’importante è procedere il più velocemente possibile.
Il presidente del consiglio regionale ha quindi lanciato un appello al Governo italiano e, in particolare, al commissario straordinario all’emergenza Covid-19 Domenico Arcuri: “E’ necessario instaurare subito relazioni forti con la Federazione Russa per prenotare una quantità di dosi tale da garantire all’Italia la piena copertura vaccinale, in attesa che l’Ema e poi l’Aifa diano la formale autorizzazione. E’ un obbiettivo che non dobbiamo fallire e alcuni Paesi ci hanno già preceduto su questa strada”.
Nel corso dell’incontro di stamane Gianmarco Medusei e Maria Vedrinskaya hanno anche fatto il punto sulle relazioni fra Liguria e Russia.
“I nostri rapporti – ha aggiunto Medusei – hanno radici antichissime, che risalgono alla Repubblica di Genova le cui maestranze costruirono importanti fortezze in Crimea e, più recentemente, la nostra regione diventò una meta turistica privilegiata per l’aristocrazia di San Pietroburgo. Oggi possiamo vantare anche solidi rapporti economici e commerciali, in particolare con la cantieristica spezzina e con la nostra industria manifatturiera altamente specializzata. Con il console Maria Vedrinskaya abbiamo convenuto sulla necessità di implementare, nonostante i limiti oggettivi imposti dalla pandemia da coronavirus, le nostre relazioni a tutti i livelli, compreso quello culturale, per cementare gli scambi fra i nostri popoli”.