“Proseguire le azioni di Regione e Alisa al fianco delle strutture per preservare e mantenere ‘Covid free’ le strutture non colpite fino ad oggi dal coronavirus e, al contempo, mitigare il contagio in quelle contaminate attraverso una serie di azioni mirate di verifica e supporto, coordinate da Alisa. Questo l’obiettivo dell’ordinanza firmata oggi dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti sulle Rsa private che ospitano anziani”.
Lo hanno riferito stasera i responsabili di Regione Liguria.
“In base a quanto previsto dall’ordinanza – hanno aggiunto – Alisa provvederà a costituire nuclei di infermieri opportunamente formati – un nucleo opererà nel levante ligure, uno nell’area metropolitana e uno nel ponente – che effettueranno azioni di ‘audit’, ovvero di verifica nelle strutture, coordinate dalle singole Asl. Su indicazione di Alisa, le Asl forniscono anche personale competente per potenziare gli organici”.
“Oggi circa il 60% delle Rsa è riuscita ad evitare l’ingresso del virus – hanno spiegato Toti e l’assessora alla Sanità Sonia Viale – o comunque a circoscrivere i casi sospetti in modo efficace.
La mancanza di dispositivi di protezione individuale, che ancora oggi arrivano a singhiozzo dal Governo, ha costituito una criticità fin dall’inizio della pandemia.
Per questo ci siamo rimboccati le maniche e li abbiamo acquistati direttamente sul mercato, inserendo le Rsa nel nostro circuito di distribuzione”.
L’assessore Viale ha quindi ricordato che “già da febbraio, in assenza di disposizioni nazionali, Alisa ha vietato le visite di conforto e limitato gli accessi. Inoltre ha rigorosamente disciplinato le ammissioni anche dagli ospedali.
Nel frattempo è stata costituita Alisa una task force dedicata alle Rsa avviando, con la supervisione del professor Palummeri, una mappatura delle criticità per poter implementare in modo mirato le azioni già messe in campo.
L’ordinanza di oggi va nella stessa direzione, con l’avvio di azioni di ‘audit’, ovvero di verifica per mettere in campo rapidamente interventi mirati ed efficaci.
In questo contesto, i test sierologici, che la nostra Regione ha avviato tra le prime, potranno costituire un ulteriore supporto.
Entro pochi giorni concluderemo quelli avviati tutti gli ospiti ed il personale delle residenze per anziani per poi estenderli anche alle strutture per le persone disabili o con problematiche psichiatriche.
Nel frattempo, sono arrivati 13 medici e 5 infermieri inviati dal Dipartimento nazionale di Protezione civile e, nella Asl1, 9 infermieri dell’Esercito e domani arriveranno altri 8 medici: li ringraziamo ma siamo consapevoli che non bastano perché la nostra necessità è di 30 medici, 100 infermieri e 130 oss”.
Ieri intanto è proseguita la distribuzione alle Rsa liguri circa 26.600 mascherine Ffp2, circa 37mila chirurgiche, oltre 22mila mascherine monostrato e anche un migliaio di camici.