I giudici del Tar della Liguria hanno accolto il ricorso di alcuni candidati che non avevano superato la prova pratica del concorso per 274 posti a tempo indeterminato di Operatore socio-sanitario (Oss).
Lo hanno riferito stamane i responsabili di Alisa.
La sentenza del Tribunale amministrativo “si basa su un aspetto meramente formale: la tesi dei ricorrenti accolta dal Tar sostiene che il foglio fornito dalla commissione d’esame per formulare le risposte ai quesiti, oggetto di valutazione tramite lettura ottica, non fosse idoneo a garantire l’assoluta sicurezza della genuinità dell’elaborato”.
I responsabili di Alisa ritengono inoltre che “la modalità operativa adottata sia in realtà più sicura di quella auspicata dal Tar, in quanto ogni candidato ha dovuto inserire sul proprio elaborato uno specifico e univoco codice a barre fornito al momento della prova”.
“Questi continui ricorsi – ha aggiunto il governatore ligure Giovanni Toti – non fanno bene al sistema e non fanno altro che rallentare le procedure di assunzione di chi sta aspettando da tempo di cogliere questa importante opportunità.
Quanto accaduto comporterà un ritardo nella presa in servizio di figure professionali fondamentali per il funzionamento nel nostro sistema sanitario regionale, si tratta di persone che da anni aspettavano questo concorso.
Occorre un impegno da parte di tutti nel rivedere questi meccanismi, nel massimo rispetto dei principi di legalità e di regolarità amministrativa”.
I responsabili di Alisa stanno valutando di ricorrere al Consiglio di Stato “confidando nella salvaguardia della procedura e delle aspettative dei quasi 2.000 candidati ammessi all’orale. Tutto questo, inevitabilmente, produrrà ritardi nei tempi di assunzione dei vincitori che erano attesi per il prossimo primo agosto”.