“Per quanto riguarda l’indice R(t) la Liguria è a cavallo dell’uno, per l’esattezza attorno a 1,01 o 1,02, un dato che tecnicamente potrebbe riportare in zona arancione la nostra regione secondo la normativa vigente. Lo scenario è comunque di rischio moderato”.
Lo ha dichiarato stasera il governatore ligure Giovanni Toti.
“L’indice R(t) sopra 1, anche se di pochissimo, è ovviamente legato anche alle diversità di incidenza del coronavirus su cui influisce la situazione della provincia di Imperia dove l’incidenza è superiore che nel resto della regione.
È evidente che se torneremo in zona arancione per due settimane la nostra valutazione è che le misure legate a questo scenario di rischio siano più che sufficienti per arginare la circolazione del virus nell’estremo ponente.
Se la Liguria dovesse restare in zona gialla, visto che ci troviamo in una situazione veramente borderline, dovremo adottare misure specifiche per quanto riguarda questa parte della Liguria.
Tutte le decisioni più attese, che ovviamente potrebbero incidere sulle regole della vita quotidiana verranno prese domani.
Oggi è stata divulgata una anteprima del documento di valutazione dell’Istituto superiore di sanità, su cui domani pomeriggio si riunirà la cabina di regia e il Comitato tecnico scientifico per attribuire le fasce di rischio.
I dati di oggi confermano una sostanziale stabilità dell’andamento dell’epidemia in un quadro di crescita complessiva del virus in tutta Italia, e al netto della situazione sull’estremo ponente influenzata da una pesantissima situazione in territorio francese, la Liguria è in equilibrio da molte settimane, sia per quanto riguarda l’ingresso di nuovi ricoverati negli ospedali sia per quanto riguarda la circolazione del coronavirus, che resta tra 1,8 e 1,9 casi su 10mila abitanti, stabile rispetto alle settimane passate”.