La compagnia aerea privata indiana Jet Airways ha ieri annunciato di sospendere a tempo indeterminato tutti i voli internazionali e nazionali dopo essere rimasta senza denaro liquido per la chiusura dei crediti da parte delle banche indiane, prima fra tutte la State Bank of India.
La compagnia è uno dei principali vettori dell’India e dell’intera Asia, oltre che una delle poche a compiere voli diretti per l’Europa.
La compagnia che volava su 600 rotte nazionali e 380 internazionali, ha ridotto la propria flotta, in sei mesi, da 124 vettori a meno di venti, un crollo del 90 per cento.
Jet Airways ha rotto il monopolio della compagnia di bandiera Air India nei primi anni ’90.
In seguito è riuscita a reggere in un mercato difficile prima che un gran numero di compagnie low cost iniziasse ad offrire tariffe ultra-basse circa un decennio fa.
Da allora la compagnia aerea ha perso quote di mercato, ha accumulato un carico di debito di 1,2 miliardi di dollari e si è trovata in ritardo nei pagamenti alle banche, al personale e alle società di leasing per quanto riguarda i vettori.
Nelle ultime settimane è stata costretta a mettere a terra gli aerei e cancellato migliaia di voli.
In una dichiarazione alla Borsa di Mumbai, giovedì, Jet Airways ha detto che “ulteriori 10 aerei sono stati messi a terra a causa del mancato pagamento degli importi in sospeso ai locatori”.
Ora il gruppo che in una nota dichiara “Domani p un altro giorno e ci offre nuove speranze, nuove opportunità e nuove aspettative” sta cercando un nuovo investitore per cedere una partecipazione fino al 75 per cento in quanto “l’intera India è più contenta con una Jet Airways operativa. Con un sorriso sul nostro volto e l’orgoglio nei nostri cuori, siamo diventati i portabandiera della calda ospitalità indiana in tutto il mondo”.
Ed ora chissà se il salvataggio di Jet Airways prenda anche una valenza politica per il premier Narendra Modi che è impegnato nelle prossime elezioni parlamentari.