“Il piano rigassificatore fa acqua da tutte le parti. Linea condivisa ha depositato ufficialmente le proprie osservazioni al ministero dell’Ambiente, al ministero dello Sviluppo economico e alla Regione Liguria esprimendo preoccupazioni riguardo all’arrivo imminente del rigassificatore in Liguria e, in particolare, davanti a Vado Ligure”.
Lo hanno comunicato ieri i responsabili liguri di Linea condivisa.
“Le principali preoccupazioni – hanno spiegato gli esponenti della sinistra – riguardano vari punti.
Inquinamento marino: la zona in cui è previsto il rigassificatore ha già evidenziato gravi problemi di inquinamento pregresso dovuto alla forte industrializzazione, con la presenza di metalli pesanti e idrocarburi policiclici aromatici nei sedimenti marini che superano i limiti di legge.
Impatto ambientale: l’arrivo del rigassificatore comporterebbe un aumento del traffico di navi metaniere, peggiorando la situazione ambientale e mettendo a rischio la salute dei cittadini. Questo sarebbe in contrasto con il principio europeo di “non arrecare un danno significativo” all’ambiente.
Rischio di incidenti: nonostante la bassa probabilità di incidenti, l’alto potenziale di danni in caso di esplosioni durante le operazioni di rigassificazione solleva preoccupazioni per la sicurezza.
Idoneità della nave Golar Tundra: si mette in discussione l’adeguatezza della nave a stazionare in mare aperto, a causa delle oscillazioni causate da condizioni meteorologiche avverse, sempre più frequenti anche a causa del cambiamento climatico in corso.
Pericolosità strategica: la nave potrebbe essere un obiettivo facile per attacchi terroristici.
Impatto sul turismo: le restrizioni alle navi turistiche e commerciali che dovrebbero entrare in porto avrebbero un impatto negativo sull’economia locale.
Incentivazione del gas naturale liquido: l’uso del Gnl contribuirebbe alla dispersione di gas climalteranti nell’atmosfera e sarebbe contrario agli obiettivi europei di riduzione delle emissioni.
Proposta di energia rinnovabile: Linea condivisa suggerisce di investire in energia elettrica da fonti rinnovabili come il fotovoltaico.
Mancanza di competenze nei processi di valutazione d’impatto ambientale: si evidenzia la superficialità e la mancanza di competenze sugli ecosistemi marini negli studi VIA dei progetti nella regione Liguria che impattano sull’equilibrio ambientale del mare..
Obiettivo di ripristino degli ecosistemi: si fa notare l’obiettivo dell’Unione Europea di ripristinare il 20% degli ecosistemi naturali terrestri e marini entro il 2030, sottolineando l’importanza di non compromettere ulteriormente il patrimonio naturale.
Ruolo dei canyon marini: si evidenzia l’importanza dei canyon marini per la vita marina, in particolare per i cetacei.
Dispersione di ipoclorito: si sottolinea il rischio di dispersione di ipoclorito utilizzato per la pulizia degli scambiatori sulla gasiera”.
La missiva al ministro è stata firmata dalla presidente di Linea condivisa Rossella D’Acqui, dalla responsabile del gruppo Ambiente Nadia Repetto, dal responsabile del gruppo Energia Mauro Solari, con il contributo del prof. Maurizio Würtz, biologo marino, già ricercatore e docente di biologia e monitoraggio dei cetacei all’università di Genova, membro del gruppo di lavoro UE, “Mediterranean High Sea Governance”, consulente IUCN-Med Consulente RAC/SPA e conservatore scientifico Museo Oceanografico di Monaco (1995-2002).