Domani 14 agosto 2019 ad un anno esatto dalla più grande tragedia che la città abbia vissuto negli ultimi decenni, nel quartiere genovese del Campasso, confinante con la zona rossa, sarà visibile e visitabile un’imponente installazione artistica dal titolo “Nessuno è innocente”.
L’opera è dedicata alle vittime del ponte Morandi e al degrado che il tragico evento ha portato nel quartiere.
Si tratta di un’opera cruda, forte e di notevole impatto. L’installazione è stata pensata e realizzata da Nicola Soriani e Enzo Dente.
I due artisti internazionali non sono nuovi a questo genere di manifestazioni, in passato ne realizzarono per le vittime della crisi economica e per quelle dell’Isis.
Oltre alla loro gigantesca installazione, saranno visibili anche le opere di altri 4 artisti italiani, artisti che hanno voluto aderire a questo importante e doloroso evento.
Gli artisti sono: Mauro Malafronte di Lavezzola, in provincia di Ravenna; Enrico Dalfiume di Bolzano, Antonella Turci di Forlì e Filippo Zoli di Faenza.
Insieme alle opere di questi artisti, verrà esposto anche un lavoro realizzato dai bambini del quartiere genovese di Sarzano.
Abbiamo chiesto a Soriani e Dente cosa rappresenta l’installazione, cosa vogliono comunicare.
“È un urlo. Un urlo di dolore per le vittime, un urlo d’accusa verso chi avrebbe dovuto vigilare, verso chi non ha effettuato le dovute manutenzioni e interventi di risanamento.
È anche l’urlo di una città stufa, stanca, spezzata in due che fa una gran fatica a rialzarsi.
Siamo anche i portavoce dell’urlo degli abitanti del Campasso, abbandonati da tutti nel totale degrado”.
L’Installazione resterà visibile tutto il giorno a partire dalle ore 8:00 in via del Campasso all’altezza del civico 37, a ridosso della zona del Ponte.
Ecco, in anteprima, alcune foto dei dettagli dell’installazione
Laura Candelo