Loano- Sabato 21 maggio alle 20 nella sala consiliare di Palazzo Doria a Loano si terrà la presentazione del libro “Belìn, che paddock. Storie di corse, piloti e altre pazzie della mia vita” di Carlo Pernat con Massimo Calandri (Mondadori). L’evento è organizzato dal Motoclub Domina in collaborazione con il Mondadori Bookstore di Loano e gode del patrocinio dell’assessorato a turismo, cultura e sport del Comune di Loano.
Il volume racconta “la storia di un ragazzo di Genova che diventa il più importante e autorevole manager del mondo delle due ruote, frenando il giusto e tenendo il gas sempre aperto al massimo”. All’incontro parteciperà lo stesso Carlo Pernat insieme al co-autore Massimo Calandri, inviato de “la Repubblica”.
Modera l’incontro il giornalista Luca Berto.
“Ho aperto il baule della mia vita. E una dopo l’altra, ho tirato fuori queste storie. Non ero sorpreso, sapevo esattamente dove si trovavano. Non importa quanti anni sono trascorsi: ricordo nei dettagli ogni episodio. Perché ho sceneggiato io la mia vita, dalla prima all’ultima pagina. Il caso non esiste, tutto quello che è successo l’ho voluto”. Vittorie, piloti, sconfitte. Benzina, curve, staccate. Motocross, velocità, bordelli, sigarette, champagne, pronto soccorso. La Parigi-Dakar. Valentino Rossi e Max Biaggi, Loris Capirossi e Marco Simoncelli. La Piaggio, la squadra corse della Gilera, la Cagiva, l’Aprilia.
In quarant’anni di folle carriera come manager del mondo dei motori e non solo Carlo Pernat ha fatto e disfatto qualsiasi cosa. Compreso il giro del mondo in aereo: almeno 250 volte. Ha scoperto e lanciato pluricampioni del mondo, ha vinto 20 titoli iridati. Ha messo d’accordo sponsor e motori, contribuendo alla crescita planetaria della MotoGP come nessun altro. Ha brindato con Mick Jagger e François Mitterand, George Harrison e Lech WalÑsa, Fabrizio De André e Vasco Rossi. Si è occupato pure della Ferrari di Scheckter e Villeneuve in Formula Uno, della Juventus di Trapattoni in Coppa dei Campioni, della Bianchi di “Tista” Baronchelli al Giro d’Italia, del “suo” Genoa che lottava per tornare in serie A. In questo libro, spudorato e divertentissimo, racconta i frammenti di una vita talmente spericolata da far impallidire le imprese dei piloti che corrono a 300 all’ora.