Loano, nella Sala del Mosaico la mostra “Tasselli di vita” di Ilaria Paccini, venerdì 1 alle 18.30 l’inaugurazione delle “grandi carte”
Loano, nella Sala del Mosaico la mostra “Tasselli di vita” di Ilaria Paccini. Il lavoro artistico di Ilaria Paccini trova spesso all’interno di musei e siti archeologici un luogo ideale di esposizione, al punto che il dialogo con l’antico è diventato una sorta di cifra stilistica: anche in questa occasione la Sala del Mosaico e la splendida opera musiva di III-IV secolo sono veri e propri interlocutori con i quali interagiscono le opere. Alle tessere bianche e nere che compongono il mosaico sono cromaticamente accordate le grandi carte in acrilico bianco e nero.
Il supporto del dipinto è il cartone ondulato: un rivestimento molto comune per proteggere proprio i pavimenti. Le opere raffigurano corpi umani in atteggiamenti quotidiani e intimi, circondati da un fondo nero che nello stesso tempo li esalta drammaticamente e li isola, rendendoli un emblema del quotidiano.
E così facendo queste immagini contemporanee diventano simili agli emblemi che “galleggiano” sul fondo bianco del mosaico: tralci di vite, brocche, coppe, delfini, ancore e pelte: oggetti anch’essi che componevano il quotidiano e che sono estratti come raffigurazioni di un particolare significato… che abbiamo perso.
E proprio su questo senso di smarrimento è impostato il dialogo tra contemporaneo e antico: abbiamo perso il significato unitario del magnifico reperto archeologico, poiché è decontestualizzato e portato via dal suo luogo d’origine per essere esposto solo come opera d’arte, privata del suo scopo iniziale (certo nell’intento di preservarlo).
Non sappiamo più esattamente cosa voglia rappresentare, così come rischiamo di perdere il senso unitario del nostro quotidiano, con le sue passioni, disperazioni e malinconie, perché è ridotto a tassello di un mosaico esistenziale snaturato dalla sua umanità. Siamo troppo affaccendati e distratti da ritmi disumani, da luoghi di lavoro innaturali, per apprezzare il trascorrere dell’esistenza in tutta la sua bellezza.
E non usiamo più il trascorrere dei giorni (luce e notte, bianco e nero) per creare un disegno armonioso ed esuberante di esistenza, ma ne caviamo via gli attimi, estrapolandoli dal loro tempo, e facendone un emblema di eroicità perduta. L’esposizione, che gode del patrocinio dell’assessorato a turismo, cultura e sport del Comune di Loano, sarà visitabile fino al 15 luglio negli orari di apertura del municipio.