La segnalazione partita da alcuni cittadini. Prima mandava avanti la compagna o qualche amico per accertarsi che non ci fossero le forze dell’ordine. Poi, ottenuto il via libera, nascondeva la droga nelle aiuole e nelle fioriere della zona. Così, quando arrivava qualche “ordinazione”, fornitore e cliente si ritrovavano in strada, recuperavano gli stupefacenti dal nascondiglio e concludevano la transazione.
Era lo stratagemma adottato dallo spacciatore di droga marocchino, 39 anni, pregiudicato e mai rimpatriato, che è stato arrestato sabato scorso dagli agenti della Polizia Municipale di Loano.
Secondo quanto accertato dagli agenti della pattuglia di “Sicurezza Urbana”, lo straniero vendeva droga principalmente tra via Olivette, via Verdi, piazza Antonio da Noli, via Amalfi e via Venezia.
La scelta non è casuale: la zona, infatti, è piena di incroci e sensi unici ed è perciò perfetta in caso di un’eventuale fuga.
Grazie a mesi di appostamenti e controlli anche in borghese, gli investigatori hanno ricostruito con precisione la tecnica messa a punto dal pusher.
Secondo quanto riferito, innanzitutto il nordafricano mandava in avanscoperta la compagna o qualche connazionale suo amico. I “pali” avevano il compito di accertarsi che nell’area non ci fossero Forze dell’ordine. Dopo aver avuto il via libera, il pusher raggiungeva la stessa zona e nascondeva gli ovuli contenenti gli stupefacenti all’interno di aiuole e fioriere.
Una volta arrivata la telefonata dell’acquirente, spacciatore e cliente si davano appuntamento nel punto in cui erano state occultate le dosi. Nella maggior parte dei casi i clienti si presentavano a bordo delle loro auto e lo spacciatore raccoglieva la droga dal nascondiglio, saliva in auto e si allontanava. Dopo alcuni minuti, faceva ritorno da solo a piedi.
Secondo quanto accertato dagli agenti loanesi, questa procedura veniva ripetuta fino a dieci volte al giorno.
Dopo mesi di indagini, sabato scorso gli agenti coordinati dal comandante Gianluigi Soro hanno fatto scattare il blitz. Intorno alle 17 e dopo un’ora di appostamento, i tre investigatori della pattuglia di “Sicurezza Urbana” hanno notato che il pusher straniero si aggirava per la zona con fare sospetto e parlando al telefono in modo frenetico. Subito dopo un’auto bianca guidata da un giovane ha avvicinato il pusher. Dopo un rapido scambio di battute tra i due, il nordafricano ha recuperato qualcosa da un’aiuola, è salito a bordo della macchina e ha fatto cenno al conducente di partire.
Così gli agenti sono entrati in azione e hanno accerchiato il veicolo, ma nonostante ciò il conducente ha tentato ugualmente di allontanarsi. A questo punto, hanno aperto con forza le portiere e hanno bloccato pusher e cliente. Lo spacciatore ha tentato un’ultima disperata fuga a piedi, ma uno degli agenti è riuscito a fermarlo. Tra i due è scoppiata una piccola colluttazione, ma lo straniero è stato bloccato anche grazie all’aiuto di un collega.
Sottoposti a perquisizione, dalle tasche dello spacciatore sono sttai trovati due contenitori di plastica del tutto identici a quelli degli “ovetti a sorpresa”. Al loro interno c’erano 10 dosi di cocaina già pronte per la vendita.
“L’attività di indagine che ha portato a quest’ultimo fermo – spiega il sindaco di Loano Luigi Pignocca – è partita dalla segnalazione di alcuni cittadini, che hanno notato strani movimenti ed un eccessivo viavai nella zona. Ciò conferma ancora una volta quanto sia importante la collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine e polizia locale. E’ proprio questo che si intende quando si parla di ‘sicurezza partecipata’. Ciascuno di noi può contribuire concretamente a rendere la città più sicura anche semplicemente segnalando ogni situazione ritenuta sospetta”.
“A nome dell’amministrazione comunale – aggiunge l’assessore alla Polizia Municipale Enrica Rocca – ringrazio i tre investigatori della pattuglia di ‘Sicurezza urbana’ che hanno effettuato l’arresto. Gli agenti non hanno esitato a porsi davanti all’auto con a bordo cliente e pusher né a lanciarsi all’inseguimento di quest’ultimo nel momento in cui ha tentato la fuga o a contenerne la violenza quando ha opposto resistenza. L’ennesima dimostrazione del grande senso del dovere che contraddistingue i nostri operatori”.
In attesa dell’interrogatorio di convalida del fermo presso il tribunale di Savona, il magistrato di turno, Ubaldo Pelosi, ha disposto il trasferimento del pusher in carcere. Ciò alla luce della reiterazione dell’attività di spaccio (reato per il quale lo straniero era già stato più volte arrestato, con l’ultima scarcerazione avvenuta ad ottobre scorso) e delle aggravanti ipotizzate dalla polizia giudiziaria.