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Lukas Durik è un nuovo giocatore della Pro Recco

Lukas Durik è un nuovo giocatore della Pro Recco
Lukas Durik è un nuovo giocatore della Pro Recco

Lukas Durik è un nuovo giocatore della Pro Recco, Centroboa slovacco, 31 anni, arriva dai francesi del Tourcouing

Arriva dai francesi del Tourcouing formazione con cui ha segnato 51 gol nell’ultima stagione tra campionato ed Euro Cup.

Lukas Durik è un nuovo giocatore della Pro Recco. Giocatore potente ma dalle ottime doti natatorie, prima dell’esperienza a Lille, iniziata nel 2022, ha militato per tre anni nel Barcelona; nella sua carriera ha indossato anche le calottine di Nizza e Debrecen.

I problemi finanziari della formazione transalpina, non iscritta nella massima serie, hanno consentito al club biancoceleste di tesserare il centroboa sfruttando l’apertura di European Aquatics: Durik sarà immediatamente utilizzabile in campionato, mentre per l’Euro Cup dovrà attendere gennaio in caso di qualificazione agli ottavi di finale.

“Arrivo nel migliore club del mondo, sono davvero felice di poter giocare insieme a giocatori così forti – le parole del nuovo centroboa, nato nel dicembre 1992 -. Avevo diverse offerte, ma quando sono stato contattato da Felugo e Sukno non ci ho pensato un attimo, sono rimasto sorpreso perché la chiamata della Pro Recco non capita tutti i giorni. Mi hanno parlato del grande progetto che c’è anche per il futuro e oggi, finalmente, mi sono aggregato ai miei compagni.

Mi hanno accolto tutti subito molto bene, li conoscevo da avversari, soprattutto il “Chalo” Echenique con cui ci siamo affrontati in Spagna.
Arrivo con enorme motivazione, voglio vincere il più possibile a livello di squadra e personalmente farò di tutto per giocare la miglior pallanuoto della mia carriera. Qui trovo quello che è probabilmente il miglior centroboa al mondo, Ben Hallock, e sarà un privilegio poter imparare da lui.
Da ragazzino ho sempre guardato con ammirazione Boris Zlokovic, Ivan Perez e Dusko Pijetlovic”.

A Lukas il benvenuto da parte di tutto il Club biancoceleste.

 

Foto allegata (Credit Schenone)