Varazze, lunedì 27 al Teatro Don Bosco, ore 21 Gian Piero Alloisio in NON MALEDIRE QUESTO NOSTRO TEMPO
Canzoni di Gian Piero Alloisio, Francesco Guccini,I Gufi, Franco Battiato Video testimonianza di Gilberto Salmoni con la partecipazione di Danzastudio Varazze diretto da Giovanna Badano Special Guest Emanuele Dabbono
Lunedì 27 gennaio Varazze celebra la Giornata della Memoria con il nuovo spettacolo di Gian Piero Alloisio.
DICHIARAZIONE SINDACO 2019: «Abbiamo scelto” – spiega il Sindaco di Varazze avv. Alessandro Bozzano – “per il secondo anno consecutivo di affidare a Gian Piero Alloisio il racconto della Giornata della Memoria: le sue parole e la sua musica riescono a veicolare il messaggio che tutti noi sappiamo essere molto importante, attraverso un linguaggio e una metodologia che coinvolge lo spettatore di ogni età. Siamo contro il “dover fare”, siamo per il “come fare” e il teatro-canzone con semplicità ma estrema accuratezza riporta il senso di questa giornata sul piano dell’appartenenza, evitando di lasciare anche lo spettatore più giovane e quindi lontano dagli avvenimenti raccontati in uno stadio di “alterità”. In particolare, infatti, a chiusura anche di un percorso di riflessione che speriamo vivamente sia apprezzato da tutti, quest’anno
Alloisio ci presenta il ritratto di tre donne che rappresentano tutte coloro che hanno subito deportazione, torture, atti criminali e incivili… donne che sono state uccise solo per il fatto di essere tali, donne che hanno dimostrato coraggio e hanno lottato per proteggere chi più di loro soffriva un’incredibile tragedia umana”.
NON MALEDIRE QUESTO NOSTRO TEMPO Dopo “Aria di libertà”, storia di un ragazzino-partigiano, “Luigi è stanco”, storia di una famiglia ribelle, “Ragazze Coraggio”, ritratto di tre donne partigiane, Gian Piero Alloisio dedica interamente, per la prima volta, un suo spettacolo alla “Shoah”. Il testo cerca di raccontare, in modo semplice e colloquiale, i fatti che portarono alle leggi razziali contro gli Ebrei e allo sterminio legalizzato. Perché la Germania e l’Italia, Paesi ricchi di storia e di cultura, che avevano bisogno di crescere e di svilupparsi, arrivarono alla follia di voler prima emarginare e poi eliminare una parte dei loro cittadini perfettamente inseriti nella società? Certamente, in quegli anni, si affermò un linguaggio irrazionale che purtroppo oggi riaffiora. Gli Ebrei sono in Italia da più di duemila anni, da prima che gli ebrei san Pietro e san Paolo fondassero la Chiesa, eppure sul web una delle frasi ricorrenti degli antisemiti di oggi è “tornatevene a casa vostra!” La ricerca del capro espiatorio, l’invenzione del nemico, la cultura della violenza, il disprezzo verso il più debole, sono mali delle società ma anche degli individui: occorre riconoscerli, soprattutto in noi stessi, anche nelle piccole cose di ogni giorno. Come sempre la prosa di Alloisio si completa con alcune grandi canzoni, popolari e d’autore, che val la pena di far conoscere alle nuove generazioni. Fra queste, la canzone che dà il titolo allo spettacolo: “Non maledire questo nostro tempo”. La scrissero “I Gufi” (gruppo di cabarettisti milanesi) vent’anni dopo la fine della seconda guerra mondiale per fare il punto su cosa si fosse realizzato degli ideali della Resistenza e su quanto ancora ci fosse da fare. Come sempre, completano il ragionamento teatrale e musicale di Alloisio alcune testimonianze in video dell’epoca, come quella voluta dal Generale Eisenhower “perché in un futuro non si dica che i campi di sterminio non sono esistiti”, o attuali, come la toccante testimonianza di Gilberto Salmoni, Presidente della Sezione genovese dell’ Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti (ANED).
Nel corso della serata, Gian Piero Alloisio ospiterà il cantautore Emanuele Dabbono e affiderà la coreografia della canzone finale a Danzastudio Varazze diretto da Giovanna Badano. La mattina alle 11, Gian Piero Alloisio curerà alcune riflessioni musicali e teatrali sul film “Il processo di Norimberga” per gli studenti dell’Istituto Comprensivo Nelson Mandela di Varazze. Ringraziamo per la consueta disponibilità la Filodrammatica Don Bosco. INGRESSO LIBERO