In Italia, più del 50% dei ragazzi tra gli 11 e i 17 anni ha subito episodi di bullismo, e il 22,2% di cyberbullismo. Oltre la metà delle vittime sono ragazze.
Ma cos’è il bullismo?
È un fenomeno che consiste in una serie di prepotenze, umiliazioni, vessazioni, piccole o grandi torture di tipo psicologico che uno o più ragazzi riuniti in un branco infliggono ad altri ragazzi.
I bulli sono quei giovani che ritengono o si impongono di essere più forti e più furbi degli altri. Il bullismo è quindi la manifestazione di una forma di aggressività caratterizzata da intenzionalità, vulnerabilità della vittima, sistematicità e persistenza nel tempo.
E il cyberbullismo?
Il cyberbullismo, invece, è il bullismo perpetrato in rete: i bulli possono raggiungere le vittime predestinate direttamente nelle loro case, “materializzandosi” in ogni momento, e perseguitando le vittime con messaggi, immagini, video offensivi inviati tramite smartphone o pubblicati sui siti web, social via Internet. I bulli, molto spesso, ritengono, erroneamente, di mantenere una sorta di anonimato, che permetta loro di non dover affrontare le conseguenze dei loro comportamenti.
Il body shaming
Il Bullismo e Cyberbullismo hanno dato origine ad un altro tipo di fenomeno: il body shaming. Il body shaming è la derisione del corpo di una persona per il proprio aspetto fisico.
Questi fenomeni si riscontrano maggiormente nell’ambito scolastico/educativo.
Nel 2017, infatti, il Miur ha promosso questa giornata, in concomitanza del Safety Internet Day (martedì 8 febbraio 2022), ovvero una giornata internazionale di sensibilizzazione per i rischi che comporta utilizzare internet, istituita nel 2004 dall’Unione europea.
L’intenzione è quella di sensibilizzare gli studenti sui fenomeni del bullismo e del cyberbullismo, fare sì che imparino a conoscerli, denunciarli e sapersi difendere. E anche per dissuadere da azioni che, di persona o tramite la rete, possano discriminare altri giovani e giovanissimi.
Ma purtroppo ogni anno si registrano addirittura numeri elevati di suicidi a causa del bullismo.
Sebbene ogni data che ricorda e manifesta un problema ci sia molto impegno, c’è sicuramente molto lavoro ancora da fare. Chiara Manganaro