Sale studio aperte in varie zone della città e open air learning sulla terrazza di via Balbi 4: nel pieno rispetto delle norme di contenimento del contagio, l’Università di Genova riapre in questi giorni le porte delle sue biblioteche agli studenti e agli utenti.
L’apertura di alcune sale di lettura in Ateneo risponde a una esigenza molte volte espressa dagli studenti in questo periodo: quella di avere la possibilità di studiare fuori casa e di riprendere a frequentare gli ambienti universitari, mettendo fine a quella modalità di studio in isolamento che alla lunga rischia di risultare alienante.
L’Ateneo – dopo avere studiato e varato in questi giorni un apposito protocollo di sicurezza – apre così 4 sale, per un totale di oltre 120 posti a sedere distribuiti in varie zone della città: l’accesso sarà controllato attraverso un sistema di prenotazione dei posti che saranno distanziati a scacchiera e segnalati da appositi cartelli. I locali scelti per la riapertura delle biblioteche sono quelli più ampi e luminosi: le sale saranno dotate di dispositivi per la protezione individuale e sottoposte ad accurata igienizzazione giornaliera; inoltre sarà garantito un costante ricambio d’aria.
Al fine di consentire anche agli studenti che abitano fuori sede di usufruire di spazi e servizi senza necessità di spostamento verso il capoluogo, l’Ateneo ha predisposto che l’apertura delle sale coinvolga anche la Biblioteca del Polo didattico di Imperia e, prossimamente, quella del Campus di Savona.
Una pagina informativa, già attiva, permette agli utenti di controllare quali sale sono aperte e di prenotare il posto a sedere.
In merito ai servizi, la consultazione dei volumi sarà possibile rivolgendosi al personale e il prestito continuerà a funzionare su appuntamento – un servizio, questo, già attivato in fase 2, che ha riscosso grande apprezzamento e che ha permesso di soddisfare le esigenze di studenti e ricercatori nella fase più delicata dell’emergenza; così come i servizi interbibliotecari e la consultazione delle risorse digitali e elettroniche che l’Ateneo ha reso accessibili da casa in tutto il periodo del lockdown.
Albergo dei Poveri – interni
La riapertura delle sale non è l’unico vantaggio che il Sistema Bibliotecario di Ateneo offre in questo momento agli studenti: oltre ai servizi già attivi da remoto, e a un incremento delle risorse digitali acquistate e messe a disposizione per tutte le aree disciplinari, le Biblioteche delle Scuole hanno dato l’avvio – con un finanziamento speciale dell’Ateneo finalizzato ad attività di supporto alla didattica – a un progetto che prevede l’acquisto di un ingente numero di copie aggiuntive dei ‘libri di testo’, ampliando in tal modo di molto la possibilità per gli studenti di preparare gli esami usufruendo dei testi messi a disposizione dalle biblioteche.
“Le Biblioteche – racconta la prof.ssa Nicoletta Dacrema, presidente del Sistema Bibliotecario di Ateneo – in un momento così difficile per tutti, si sono fatte carico di acquistare oltre un migliaio di copie di volumi consigliati per gli esami: copie che sono fin da ora a disposizione per il prestito agli studenti. Questa operazione di welfare è stata concepita come azione diretta per garantire il diritto di tutti allo studio ed è un ulteriore segnale di attenzione dell’Università di Genova verso i suoi giovani e verso le loro famiglie. Stiamo cercando, infatti, con tutti i mezzi a nostra disposizione di alleggerire la spesa per l’acquisto dei libri, senza tuttavia che questo comporti ricadute negative sulle attività economiche dell’editoria nazionale”.
L’annuncio della riapertura delle sale di lettura è stato accolto con grande favore dalla popolazione studentesca dell’Università di Genova. Se – come si spera – la situazione sanitaria regionale continuerà sul trend positivo di questo periodo, la previsione dell’Ateneo è quella di riaprire tutte le biblioteche nel mese di settembre, per il nuovo anno accademico.