“Il ricordo delle nove vittime della Torre Piloti è più vivo che mai e oggi come dieci anni fa chiediamo verità per le famiglie delle vittime. Perché Genova possa traguardare il futuro che l’attende, con le sfide rese possibili dai fondi del Pnrr, deve prima di tutto gettare luce sugli errori del passato.
Giustizia e verità per le vittime della Torre Piloti, dunque, ma anche per tutte le vite che si spezzano sui posti di lavoro perché purtroppo c’è ancora chi, oggi, non mette la sicurezza al primo posto. Su questi temi, come M5S siamo da sempre in prima linea”.
Lo hanno dichiarato oggi i portavoce e gli attivisti liguri del M5S nel decimo anniversario del crollo della Torre Piloti del Molo Giano.
Infatti, a dieci anni di distanza la parola fine alla vicenda giudiziaria non è ancora stata scritta perché i contorni del tragico episodio non sono stati ancora chiariti del tutto: è ancora pendente una nuova udienza presso la Corte di Cassazione. Una lunga vicenda giudiziaria che ha lasciato l’amaro in bocca a tutti, ma soprattutto ad Adele Chiello, la mamma-coraggio di Giuseppe Tusa, una delle vittime militari.
Una via dedicata alle 9 vittime della Torre Piloti nel decimo anniversario del tragico crollo
“Ricordiamo oggi – ha aggiunto il vice presidente del consiglio regionale Armando Sanna (Pd) – le nove vittime del crollo della Torre Piloti del Molo Giano. Un evento tragico per la nostra città e la nostra regione, che a dieci anni di distanza è ancora una ferita aperta e che merita il giusto ricordo, così come richiama l’impegno per la ricerca della verità, per rispetto del dolore delle famiglie delle vittime a cui va tutta la mia vicinanza.
Nel momento in cui il Porto di Genova guarda con determinazione al suo futuro non possiamo dimenticare, come comunità genovese e ligure, chi lavorando nel porto ha perso la vita”.