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M5S e Sinistra: FdI vuole chiudere Alisa, ma dov’era negli ultimi 9 anni?

Capigruppo regionali Fabio Tosi (M5S) e Gianni Pastorino (Linea condivisa)

“Fratelli d’Italia oggi annuncia di voler chiudere Alisa poiché considerata un doppione dell’assessorato che pesa sul bilancio e complica, anziché semplificare, le procedure e le responsabilità in tema sanitario. Sorge spontaneo, quindi, chiedersi se si tratti dello stesso partito che negli ultimi nove anni ha governato con Toti, sostenendo la creazione e il mantenimento di Alisa o di un nuovo partito appena arrivato da Marte”.

Lo hanno dichiarato ieri i consiglieri regionali della Lista Sansa Ferruccio Sansa, Selena Candia e Roberto Centi commentando la presa di posizione odierna su Alisa da parte del deputato genovese e coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Matteo Rosso, che è anche un medico.

“Il fallimento di A.Li.Sa? È stato finalmente certificato – hanno spiegato dal M5S – dalle dichiarazioni odierne della destra a margine di un loro evento.

Lo abbiamo sempre detto che era un costoso e imbarazzante poltronificio, denunciandolo più e più volte in Aula, nelle Commissioni e nelle conferenze, ma siamo stati sempre derisi dagli assessori di turno e dai consiglieri di maggioranza.

Oggi, finalmente, hanno gettato la maschera: c’è chi bolla la super Asl come un vulnus e chi cerca di non perdere faccia dicendo che A.Li.Sa va adattata ‘ai cambiamenti che avvengono nel tempo’. Prendono in giro i liguri. Quel tempo è scaduto.

La destra adesso cerca di aggirare la verità, mancando peraltro di rispetto ai cittadini: lo sanno tutti che A.Li.Sa è stata fortemente voluta dall’ex assessore regionale leghista Sonia Viale in tandem con il suo fidato Walter Locatelli”.

“È evidente come il centrodestra, in materia di sanità – ha dichiarato il capogruppo regionale di Linea condivisa e vice presidente della II commissione Salute e Sicurezza sociale Gianni Pastorino – sia in uno stato di confusione.

Le recenti dichiarazioni del sindaco di Genova e candidato del centrodestra Marco Bucci sulle soluzioni per le liste d’attesa dimostrano una scarsa conoscenza del settore.

L’idea di far lavorare i dispositivi ospedalieri fino a 18 ore al giorno, pagando straordinari (peraltro dovuti) al personale sanitario, è l’ennesima farsa elettorale. Sorprende che Bucci ignori completamente il fatto che l’assessore regionale alla Sanità Angelo Gratarola, negli ultimi anni, ha messo in atto politiche esattamente contrarie a quelle che ora propone il candidato del centrodestra.

La possibilità di utilizzare di più le attrezzature diagnostiche pubbliche per ridurre le liste d’attesa, da sempre auspicato dalle opposizioni, è stata sistematicamente bloccata dalle scelte dello stesso centrodestra, che ha preferito assegnare fondi senza bando ai privati, anziché puntare su un migliore utilizzo delle risorse pubbliche.

Bucci sembra non avere alcuna idea di come funzioni il sistema sanitario regionale, inventando soluzioni che non hanno alcun confronto con le organizzazioni sindacali o con i direttori generali.

Si tratta di proposte più adatte a creare illusioni che a risolvere problemi concreti. La situazione peggiora ulteriormente con le dichiarazioni di Gratarola e di Fratelli d’Italia su Alisa.

Dopo nove anni di governo regionale e dopo avere creato Alisa, ora tutti puntano il dito contro la loro stessa creatura, invocando un riassetto dell’azienda ligure sanitaria di Regione Liguria. Gratarola, che avrebbe potuto intervenire più volte in tal senso e che ha sempre difeso Alisa dagli attacchi dell’opposizione, ora propone tardivamente e ipocritamente un nuovo ruolo per l’ente”.

Rosso: rivedere ruolo di Alisa, così com’è non serve a nulla. Non è nostra invenzione