“La nostra variante alla Gronda e’ molto meno impattante del progetto precedente ed e’ piu’ efficace. E’ una soluzione nuova, che prima non era sul tavolo. Sono convinta che la parte sana del Partito democratico sia interessata a leggere le carte e valutare nel merito”.
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Lo dichiarato oggi all’agenzia Dire la capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio regionale della Liguria, Alice Salvatore, riproponendo la cosiddetta “mini Gronda” di Genova e intervenendo nella discussione sollevata dal ritiro dell’interrogazione del consigliere Valter Ferrando (Pd) che sollecitava il via libera alla realizzazione della Gronda di Genova, già pronta per essere “cantierabile” con la firma (ancora non arrivata) del neo ministro delle Infrastrutture e Trasporti Paola De Micheli (Pd).
“Invito – ha aggiunto Salvatore – a trovare una convergenza su questo progetto, piu’ efficace e rapido, con meno scavo di metri cubi di amianto e che si puo’ realizzare in un quarto del tempo”.