Anche i pentastellati liguri hanno votato alla presidenza del Senato Elisabetta Casellati, che assunse la figlia al ministero della Salute quando era sottosegretaria del dicastero retto dal “tecnico” Girolamo Sirchia (è stato scritto per circa 60mila euro annui).
Una vicenda del 2005 che forse la gran parte dei parlamentari del M5S ha ignorato e che avrebbe potuto influire sul loro voto di oggi. La neo presidente del Senato si è sempre difesa spiegando, in sostanza, che si trattava di un incarico fiduciario (come capo della segreteria) che sua figlia “meritava”.
Oggi in un post pubblicato su Fb il senatore ligure del M5S Matteo Mantero ha ammesso di avere comunque votato Casellati. Pure gli altri senatori pentastellati della Liguria, Elena Botto e Mattia Crucioli, sono rimasti contenti per le nomine della seconda e terza carica dello Stato.
Nessuno dei tre, però, ha citato il caso della figlia assunta da Casellati al ministero.
E sui social network è immediatamente scoppiata, in modo più rapido delle nomine avvenute, la prevedibile polemica con espressioni ironiche, indignate o arrabbiate dei duri e puri.
“Roberto Fico è presidente della camera – ha dichiarato il senatore Mantero – Roberto incarna i valori che hanno fatto nascere il Movimento 5 Stelle, la sua presidenza sarà una garanzia di trasparenza e rispetto delle regole, cosa che non abbiamo visto in questi anni. Per me è stato molto difficile votare una presidente di Forza Italia al Senato, una forza politica tra le più distanti dalla mia visione del mondo, ma su quella scheda anche se c’era un altro nome io ho scritto Roberto Fico. Un grande abbraccio Roby, buon lavoro!”.
Come si ricorderà, il primo candidato FI alla presidenza del Senato, Paolo Romani, risulta condannato con l’accusa di peculato per avere lasciato che la figlia 15enne gli prendesse e usasse il suo telefono cellulare di servizio, assegnatogli quando era assessore comunale a Monza (una vicenda scoperta e pubblicata nel marzo 2012 da una cronista del GiornalediMonza).
Mentre la neo presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati è stata consigliera del Csm (organo di autogoverno della magistratura) e ha una storia giudiziaria immacolata, ma aveva assunto la figlia al ministero: “Viva il Senato. Viva l’Italia”.
Il sottosegretario assume la figlia al ministero – Gian Antonio Stella (Corriere della Sera)