“A seguito della conferma del procuratore della Repubblica di Genova, Francesco Cozzi, che ancora non è arrivata nessuna richiesta di dissequestro da parte dei Commissari Toti e Bucci, i quali hanno la responsabilità sull’emergenza e sulla ricostruzione del Ponte Morandi, il gruppo consiliare regionale del MoVimento 5 Stelle ha inviato a entrambi una lettera aperta per sollecitare l’istanza di dissequestro, con l’obiettivo di ripristinare al più presto la viabilità urbana di Genova e della Val Polcevera”.
Lo hanno riferito oggi i consiglieri regionali pentastellati.
Come si ricorderà, sia il sindaco Bucci che il governatore Toti, ma anche esponenti del Governo, avevano già chiesto più volte un veloce dissequestro per rendere le aree cantierabili e poter così cominciare al più presto i lavori “nel pieno rispetto dell’attività di indagine della magistratura genovese”.
Anzi, il sindaco Bucci ha sempre dichiarato di essere pronto a far cominciare i primi lavori “il giorno dopo il dissequestro delle aree”.
Infatti, i periti nominati dal Tribunale di Genova hanno tempo fino al 5 dicembre, ossia la data fissata dal gip, ma potrebbero (legittimamente) chiedere una proroga per espletare le indagini periziali.
La “deadline” è stata quindi fissata dal giudice che segue le indagini sul tragico crollo del Ponte Morandi.
Pertanto, almeno fino al 5 dicembre, non è possibile ottenere il dissequestro delle aree. A meno che, ovviamente, i periti del Tribunale riescano a finire il loro lavoro entro tale data (al momento circostanza poco probabile).
Inoltre, occorre aspettare la conversione in legge del Decreto Genova, che conferisce poteri ben determinati a Marco Bucci (al momento approvato dalla Camera e in attesa della seconda lettura al Senato).
Dissequestro aree Ponte Morandi, Toti bolla come fake news le dichiarazioni M5S
Ecco il testo integrale della “lettera aperta” inviata oggi dai consiglieri M5S.
“Ai Commissari per l’emergenza Giovanni Toti e per la ricostruzione Marco Bucci.
Il gruppo consiliare regionale del MoVimento 5 Stelle ha appreso con disappunto che, nonostante siano da tempo cessate le esigenze probatorie sui monconi del viadotto Polcevera, i Commissari non hanno ancora presentato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Genova l’istanza per il dissequestro delle aree e delle parti di ponte non crollate, necessaria per ristabilire la normale viabilità e per procedere con il relativo piano di demolizione e/o ricostruzione.
A distanza di quasi tre mesi dal crollo, occorre rilevare l’inerzia dei Commissari che, alla luce delle decine di milioni di euro già stanziati dal Consiglio dei Ministri straordinario del 15 agosto scorso ed erogati a settembre, avrebbero già dovuto compiere tutti gli interventi necessari a risolvere l’emergenza e consentire l’avvio dell’iter di ricostruzione del ponte.
A questo punto, il ritardo nel deposito dell’istanza di dissequestro e nella predisposizione del piano di demolizione e/o ricostruzione è diventato inspiegabile in quanto i monconi non sono più sottoposti a vincolo a fini di prova, l’incidente probatorio è prossimo alla conclusione e tutte le risorse e i poteri straordinari sono stati messi a disposizione delle strutture commissariali.
Purtroppo, ai proclami e alle promesse fatte ai cittadini, i Commissari non hanno fatto seguire azioni immediate ed efficaci per risolvere i problemi della cosiddetta ‘zona rossa’ e delle aree limitrofe, come riaprire finalmente le strade indispensabili per decongestionare il traffico della Val Polcevera; consentire agli sfollati di recuperare tutti i beni mobili dalle proprie abitazioni e non solo una parte, coinvolgendo anche ditte specializzate in traslochi a prestazioni veloci; ripristinare subito la viabilità e i servizi pubblici nella Val Polcevera; assicurare la ripresa delle attività delle imprese danneggiate e la piena tutela di tutti i lavoratori; avviare un trasparente e idoneo percorso di progettazione, affidamento e ricostruzione di questa fondamentale infrastruttura.
A questo proposito, inoltre, il M5S in Regione sottolinea che l’immediato dissequestro di alcune porzioni di zona rossa e delle aree limitrofe consentirebbe di riaprire strade urbane indispensabili per la viabilità genovese e per tutta la Val Polcevera.
Il MoVimento 5 Stelle chiede pertanto ai commissari straordinari Bucci e Toti di depositare quanto prima alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Genova l’istanza per il dissequestro delle aree e delle porzioni del viadotto Polcevera, senza attendere la conclusione dell’incidente probatorio e la conversione in legge da parte del Parlamento del decreto legge n. 109 del 28 settembre 2018, non essendo tali atti necessari per ottenere la disponibilità delle aree e dei monconi sequestrati”.