Con 18 voti contrari della maggioranza e 11 favorevoli della minoranza (assente il consigliere regionale di Azione Pippo Rossetti) alle 17.15 di oggi l’Assemblea legislativa della Liguria ha respinto la mozione di sfiducia depositata da M5S, Pd, Lista Sansa, Linea Condivisa, nei confronti del governatore ligure Giovanni Toti, da martedì 7 maggio agli arresti domiciliari per corruzione elettorale.
Nonostante il caso politico-giudiziario, Toti resta in sella e Regione Liguria va avanti, in attesa della revoca dei domiciliari che dovrebbe avvenire nelle prossime settimane (ossia dopo le elezioni europee e amministrative).
Il suo legale difensore Stefano Savi, infatti, ha già dichiarato che prima di chiedere alla gip Paola Faggioni l’attenuazione delle misure cautelari, ritiene opportuno che la Procura di Genova arrivi al completamento del “quadro accusatorio”. Ossia, in altre parole, che finiscano gli interrogatori dei vari testimoni.
Successivamente, se la gip non dovesse concedere la revoca dei domiciliari, la difesa potrà rivolgersi ai giudici del Tribunale del Riesame. Se poi neanche quelli dovessereo rimettere in libertà Toti, allora si dovrà presentare ricorso ai supremi giudici della Corte di Cassazione.
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