Home Politica Politica Genova

Manfrei, 200 marò RSI assassinati dai partigiani: polemiche in Regione

Vaccarezza (sullo sfondo) al Monte Manfrei con la fascia di Regione Liguria

Il patrocinio della Regione Liguria alla cerimonia di inaugurazione e benedizione del Sacrario dei Caduti della Repubblica sociale italiana sul Monte Manfrei a Urbe, nell’entroterra di Savona, nel settembre 2014 è stato concesso dall’ex presidente di centrosinistra della Regione Liguria Claudio Burlando (Pd).

È quanto emerge da una lettera protocollata dell’ente firmata il 5 settembre 2014 a Genova dallo stesso Burlando e indirizzata all’allora presidente dell’associazione Croce al Manfrei onlus Alberto Centenari, che lo staff del consigliere regionale Angelo Vaccarezza (Forza Italia) oggi ha distribuito alla stampa durante il consiglio regionale.

Il Monte Manfrei nel 1945 è stato teatro di un eccidio, da parte dei partigiani, in cui furono uccisi duecento marò della San Marco, tra i 17 e i 19 anni, appartenenti alla Repubblica Sociale Italiana.

I giovani fanti di Marina fecero il grave errore di fidarsi del loro comandante (poi sparito grazie a un salvacondotto dei partigiani) e di consegnarsi a una brigata partigiana con la promessa di avere salva la vita, ma furono trucidati senza pietà. Come avvenne con altri militari che si arresero e con numerosi civili nel Savonese.

La maggior parte dei marò fu abbattuta con le mitragliatrici, dopo che furono spogliati e depredati dei loro averi dai partigiani. Addirittura, alcuni furono assassinati a bastonate talmente forti da sfondare loro il cranio.

I partigiani assassini tolsero anche le piastrine di riconoscimento per evitare l’identificazione dei Caduti e i loro corpi furono accatastati a strati nelle fosse rettangolari.

Nel 1948 nel territorio di Urbe furono trovate ben 50 fosse comuni. Di molti cadaveri lasciati in quei terreni impervi non si conosce ancora l’ubicazione, altri furono mangiati da volpi o altri predatori e nel 1956 si riuscì a ricomporre solo una sessantina di salme, poi tumulate nel cimitero di Altare.

Tuttavia, alcuni storici non concordano sui numeri delle vittime e sulla ricostruzione dei fatti che hanno riguardato il sangue dei vinti.

In ogni caso, i consiglieri regionali delle sinistre e del M5S oggi in aula hanno attaccato la partecipazione di Vaccarezza con la fascia della Regione Liguria alla commemorazione dei giovani Caduti, che si è celebrata lo scorso 14 luglio scorso nel Sacrario presente sul Monte Manfrei.

Inoltre, hanno chiesto una sospensione dei lavori del consiglio regionale per comprendere chi lo abbia autorizzato a indossare la fascia della Regione Liguria.

In base allo statuto dell’Assemblea legislativa della Liguria l’autorizzazione compete al presidente, in questo caso il leghista Gianmarco Medusei.

La richiesta di sospensione dei lavori è stata respinta con 17 voti contrari, l’intero centrodestra, e 9 favorevoli, l’intero centrosinistra e il M5S.