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Manifestazione nazionale STOP5G a Genova in Piazza De Ferrari

Manifestazione nazionale STOP5G a Genova in Piazza De Ferrari

A Genova, in Piazza De Ferrari, si sta svolgendo un presidio organizzato da diverse associazioni, tra cui “Giustizia Sociale” e “Cub Sanità Genova” di via Odero, per protestare contro l’espansione del 5G.

Dettagli della manifestazione

Il 5 ottobre 2024, alle ore 14:30, Genova ospiterà una manifestazione nazionale contro le antenne 5G, promossa da “STOP5G a Spezia” e “Giustizia Sociale”. L’evento ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’innalzamento dei limiti di esposizione alle onde elettromagnetiche, reso possibile dal Governo Meloni con l’Art. 10 della legge n. 214 del 30 dicembre 2023. Questo provvedimento ha aumentato il limite di attenzione da 100 a 600 milliwatt/m², corrispondente a un aumento del campo elettrico da 6 a 15 V/m.

Ospiti e relatori

Tra i partecipanti figurano esperti e attivisti di fama nazionale, tra cui:

  • Prof. Corrado Malanga, già docente di chimica all’Università di Pisa
  • Dott. Fiorenzo Marinelli, ex ricercatore del CNR di Bologna
  • Franco Fracassi, giornalista investigativo e documentarista
  • Avv. Maria Cristina Tabano, esperta di rischio elettromagnetico
  • Francesca Romana Orlando, giornalista e autrice del libro Wireless, nonché Vice Presidente di AMICA
  • Dott.ssa Debora Cuini, medico
  • Luca Rech, esperto di elettrosmog
  • Felice Antonio Monfelli, Presidente di CONCA

CUB Sanità e il messaggio della manifestazione

La CUB Sanità di Genova sostiene l’iniziativa “Stop 5G” e sottolinea come l’espansione della tecnologia 5G rappresenti una minaccia per la salute pubblica, l’ambiente e i diritti dei lavoratori. L’evento offre un’opportunità per riflettere sulle politiche globali in materia di salute, spesso influenzate da potenti interessi economici.

Salute e profitti: una relazione preoccupante

Il G7 della Salute, previsto ad Ancona dal 9 all’11 ottobre 2024, sarà un’occasione per evidenziare come la salute sia trattata sempre più come un bene commerciale, piuttosto che come un diritto umano fondamentale. Le multinazionali e i governi influenti, infatti, vedono nel settore sanitario un’industria dai profitti enormi, a discapito del benessere collettivo.

Il presidio-incontro in piazza De Ferrari