Ancora proteste e massima tensione nel carcere genovese di Marassi, dove ieri una cinquantina di detenuti si sono rifiutati di entrare nelle celle per ottenere il ricovero in ospedale di un compagno un detenuto ‘ndranghetista.
“La trattativa con i detenuti è durata più di un’ora. Poi il condannato per ‘ndrnagheta è stato inviato in ospedale. Non vogliamo entrare nel merito della salute, ma denunciamo come la gestione della sicurezza sia fallimentare. Oltretutto la direttrice del carcere era presente in sede e l’ultima parola spettava a lei” hanno riferito oggi dal sindcato Uil Penitenziaria.
Al Pronto soccorso la visita medica è durata circa un’ora e quindi il detenuto ad alta sicurezza è tornato subito in carcere.
Pertanto, secondo i sindacalisti della Polizia Penitenziaria, non sussistevano gli estremi per l’urgenza.