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Marassi, agente ferito da detenuto africano che si ribella ai controlli

Agente della Penitenziaria arrestato per Introduzione di cellulari in carcere
Polizia Penitenziaria (foto di repertorio)

“Purtroppo il carcere di Genova Marassi è diventato un’autentica polveriera. Continuano ancora i lanci di oggetti dal lato dello stadio Ferraris. L’ennesimo è avvenuto alle 15 di ieri. Gli agenti della Polizia Penitenziaria di Marassi dopo un’accurata perquisizione dei detenuti ai passeggi, circa 100, hanno recuperato due telefoni cellulari e droga: hashish, cocaina, eroina”.

Lo hanno riferito oggi i responsabili del sindacato Uilpa Polizia penitenziaria.

Durante i controlli, un detenuto di origine africana, trovato in possesso di uno dei telefoni cellulari, ha opposto feroce resistenza e un agente è stato ferito con lesioni a tibia e perone: trasportato d’urgenza al nosocomio cittadino è stato sottoposto a primo intervento chirurgico.

“Occorre – hanno aggiunto da Uilpa – un cambio di passo nel carcere di Marassi. E’ palese che non c’è più tempo. Il Governo intervenga subito con un decreto carceri per potenziare concretamente gli organici di tutte le figure professionali, in primis della Polizia penitenziaria, mancanti di 18mila unità, e deflazionare la densità detentiva anche mediante una gestione esclusivamente sanitaria dei detenuti malati di mente e dei percorsi alternativi per i tossicodipendenti.

Il Parlamento approvi una legge delega per la riforma complessiva dell’apparato d’esecuzione penale, con la reingegnerizzazione del dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria e del dipartimento per la Giustizia minorile e di comunità e la riorganizzazione del Corpo di Polizia penitenziaria.

Ogni ora che passa senza intervenire in tal senso non fa altro che alimentare il tragico bollettino di guerra registrato quotidianamente nelle nostre carceri”.