Ancora droga e telefoni cellulari lanciati dall’esterno verso l’interno del carcere di Genova Marassi.
Lo ha denunciato oggi la Uil Penitenziari, che ha fatto un plauso gli agenti capaci di sventare l’ennesimo episodio.
Stavolta la droga e gli smartphone erano destinati ai detenuti della seconda sezione, quella dove si trovano i condannati in via definitiva.
L’operazione di bonifica è stata fatta la scorsa notte.
“Questo episodio conferma l’assoluta capacità del personale di polizia penitenziaria – hanno sottolineato dal sindacato – ancor più in una condizione di sovraffollamento.
Infatti, oggi a Marassi si contano 700 detenuti, e tali episodi potrebbero determinare situazioni ad alto rischio.
Occorre riattivare la vigilanza tramite pattugliamento con automontata.
Di certo non sempre si è nelle condizioni di sequestrare i vari oggetti e le varie sostanze che vengono lanciate dall’esterno verso l’interno del carcere”.
Da tempo rivendichiamo una concreta tutela per gli operatori delle forze dell’ordine. Nel 2024 sono state ben 3.500 le aggressioni subite dalle donne e dagli uomini della Polizia penitenziaria.
Servono sanzioni adeguate per gli autori e i promotori di disordini nelle prigioni, ma è del tutto evidente che le carceri vadano prima messe in sicurezza, anche restituendo a esse condizioni di salubrità e legalità.
Ciò, peraltro, nonostante il sacrificio sovrumano a cui gli appartenenti alla Polizia penitenziaria si sottopongono ogni giorno, in sotto organico di 18mila unità e in carceri sovraffollate con oltre 16mila detenuti oltre i posti disponibili”.