Un nuovo episodio di violenza si è verificato nel carcere di Marassi, a Genova, evidenziando ancora una volta le criticità del sistema penitenziario italiano.
L’aggressione: un gesto premeditato
Domenica 26 gennaio, intorno alle ore 13, un detenuto di 18 anni ha aggredito un agente della Polizia Penitenziaria con un punteruolo di quasi 20 centimetri. Fortunatamente, il cinturone della divisa ha evitato che l’agente venisse trafitto. L’aggressore chiedeva insistentemente di essere trasferito in un altro penitenziario.
Secondo Fabio Pagani, segretario regionale della UIL Polizia Penitenziaria, dopo l’aggressione il detenuto ha perso il controllo, utilizzando un piede del tavolo per distruggere il reparto detentivo. Solo l’intervento tempestivo dei rinforzi ha evitato ulteriori danni.
La denuncia del sindacato: un sistema al collasso
Fabio Pagani ha descritto l’episodio come l’ennesima prova di un sistema carcerario ormai fuori controllo: “Un grave episodio che non è una novità nelle nostre prigioni. La situazione è insostenibile per i 36mila agenti della Polizia Penitenziaria, costretti a turni massacranti e a lavorare in condizioni difficilissime.”
Pagani ha evidenziato numeri allarmanti. Quali: 14.000 detenuti oltre la capienza massima; 18.000 unità mancanti nel Corpo di Polizia Penitenziaria e 9 suicidi solo a gennaio 2025, di cui 8 tra i detenuti e 1 tra gli operatori.
Appello al governo e al parlamento
Il sindacalista ha chiesto interventi immediati, sottolineando la necessità di ridurre la densità detentiva attraverso misure deflattive; rafforzare il personale della Polizia Penitenziaria; garantire assistenza sanitaria e psichiatrica adeguata e avviare riforme strutturali per evitare una catastrofe imminente.
Un problema nazionale
L’episodio di Marassi non è un caso isolato ma il riflesso di una crisi diffusa nelle carceri italiane, dove il sovraffollamento, la carenza di personale e le condizioni di lavoro critiche mettono a rischio sia la sicurezza degli agenti che il percorso di rieducazione dei detenuti.
Non perdere gli ultimi aggiornamenti su cronaca, eventi e politica in Liguria! Iscriviti sui canali di Liguria Notizie di Telegram, Facebook, Twitter e YouTube
