Nel carcere genovese di Marassi ieri un detenuto ecuadoriano è andato in escandescenze rompendo sbarramenti e cancelli e si è scagliato contro gli agenti della Polizia penitenziaria, ferendo gravemente un poliziotto che poi è stato trasportato al pronto soccorso e ha riportato 30 giorni di prognosi per costole fratturate.
IL 33enne sudamericano, con fine pena 2027 per reati di porto d’armi illegale, oltraggio, resistenza, tentato omicidio, danneggiamento, ha girato per ordine e sicurezza ben 12 istituti, 43 eventi critici all’attivo.
Lo hanno comunicato stamane i responsabili del sindacato Uil Polizia Penitenziaria.
“Oltre alla vile aggressione – hanno spiegato dalla Uil Penitenziaria – vogliamo ulteriormente argomentare la documentata capacità operativa, la freddezza e la lucidità della Polizia Penitenziaria che, giustamente, si è limitata a frenare l’evento ed è riuscita a contenere il detenuto . Invitiamo però l’opinione pubblica a immaginare la scena quando le aggressioni si verificano in sezioni con decine di detenuti aperti e l’agente è uno solo, a mani nude e senza alcun dispositivo di protezione individuale o di dissuasione”.