“Ieri tre agenti di polizia penitenziaria sono stati aggrediti brutalmente e sono rimasti feriti nel carcere di Marassi a Genova”.
Lo hanno denunciato stamane i responsabili del sindacato Uilpa.
“Un detenuto 22enne – hanno aggiunto dal sindacato della Polizia penitenziaria – con problemi psichiatrici, di origini nordafricane, condannato per rapina e traffico illecito di sostanze stupefacenti, con fine pena previsto per dicembre 2025, ha colpito con un violento pugno al volto l’agente di sezione. Subito dopo si è avventato contro altri due colleghi accorsi in suo aiuto.
Uno stillicidio di aggressioni insopportabile nei confronti di poliziotti abbandonati a se stessi all’interno delle sezioni detentive e lasciati alla mercé dei detenuti.
Non esiste categoria nel mondo del lavoro, fatta eccezione per la Polizia penitenziaria, dove il rapporto utenza-operatori non è determinato.
Per noi il rapporto, quando va bene, è di un agente per una sezione e se all’interno di essa ci sono 50, 100 o 150 detenuti, questo non cambia.
Appare oramai inarrestabile la deriva della sicurezza all’interno delle carceri italiane, dove l’incolumità fisica dei colleghi sembra non interessare nessuno e dove nessuno si preoccupa di prevenire i rischi per la loro sicurezza.
Agenti di polizia penitenziaria abbandonati al cospetto di numerosi detenuti, a mani nude, senza dispositivi di sicurezza personale, senza l’ausilio di apparati tecnologici, senza piani e squadre di intervento utili a far fronte alle emergenze. Questa è la reale condizione di lavoro nelle nostre carceri”.