Resta in carcere il marocchino arrestato la scorsa settimana in una spiaggia del Ponente savonese con l’accusa di violenza sessuale su minore. Lo ha deciso il gip del Tribunale di Savona dopo che il giovane si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande degli inquirenti.
Il caso aveva suscitato molta preoccupazione tra residenti e turisti, ma per fortuna, grazie alla denuncia della madre che aveva chiamato subito il 112 e il tempestivo intervento dei carabinieri, era stato evitato il peggio.
L’approccio sessuale con la bambina di 10 anni, secondo quanto emerso dalle prime indagine, é avvenuto in uno stabilimento balneare dove l’immigrato si era introdotto confondendosi tra i bagnanti.
Approfittando di un momento in cui la piccola era da sola nella zona delle cabine, l’avrebbe quindi avvicinata, presa per un braccio e costretta a seguirlo dietro le cabine. Poi avrebbe cominciato a baciarla. A quel punto la madre, non vedendola più, l’avrebbe cercata dietro i manufatti sorprendendo il marocchino mentre aveva già cominciato a baciarla.
Le urla della madre e il tentativo di liberarsi della piccola hanno quindi impedito che la situazione potesse degenerare e soprattutto hanno favorito l’intervento dei carabinieri.
Gli avvocati del nordafricani hanno riferito di stare sta valutando anche l’ipotesi di chiedere una perizia psichiatrica.