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Marocchino nei boschi di Calice al Cornoviglio crea supermarket della droga

Da Torino per spacciare, senegalese arrestato dai carabinieri e polizia locale
Cocaina (foto di repertorio)

Continua l’opera di prevenzione, repressione e contrasto di attività illecite legate all’uso e spaccio di sostanze stupefacenti, disposta dal Comando dei Carabinieri di Sarzana, quotidianamente impegnati per garantire sicurezza e rispetto della legalità.

Il Comandante della Stazione Carabinieri di Calice al Cornoviglio nei giorni scorsi ha avuto notizia di movimenti sospetti nei boschi calicesi.

Insieme ai colleghi dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Sarzana, che alle 22.00 circa di ieri sera, dopo diversi giorni di prolungati servizi di appostamento ed osservazione in abiti borghesi in mezzo al bosco, hanno individuato il bivacco che un cittadino marocchino, in Italia senza fissa dimora, aveva impiantato ed utilizzava come base operativa per incontrarsi con giovani tossicodipendenti della Val di Vara ai quali vendeva la cocaina.

Poiché i movimenti tra la macchia non potevano passare inosservati, da qualche giorno i carabinieri si erano appostati in attesa di una mossa falsa dello spacciatore. Così, ieri sera, notato un movimento di luci tra gli alberi, i militari hanno individuato l’improvvisato ma efficiente supermarket della droga e hanno bloccato il 30enne di origini magrebine, che è stato trovato in possesso di quasi 70 grammi di cocaina, già divisa in dosi pronte per essere vendute, e di un bilancino di precisione, oltre a materiale utilizzato per tagliare la droga e confezionarla per essere venduta.

L’uomo si era ben organizzato tra la fitta vegetazione, con tanto di tenda per dormire e batteria per ricaricare il cellulare usato per i contatti con i clienti, in modo da poter proseguire a lungo nella sua illecita attività, bruscamente interrotta dall’intervento dei carabinieri.

Durante la perquisizione sono stati sequestrati cinquanta euro in contanti, ritenuti provento della vendita della droga.

Arrestato, dopo una nottata in caserma, nella mattinata di oggi l’uomo è stato condotto davanti al giudice della Spezia per l’udienza direttissima di convalida del fermo.