Ha ventitré anni, è nata a Lerici e cresciuta a Genova, le due città fra cui si divide ed è la “Donna di mare 2022”.
Parliamo della giovane biologa Marta Musso che ha vinto la prima edizione del premio organizzato dalla Commissione oceanografica intergovernativa (Ioc) dell’Unesco, da B Women e dall’associazione Donne di mare, con il progetto Possea, che parte dalla sua passione per il mare, e per il plancton in particolare.
L’idea di Marta Musso è quella di andare sulle spiagge, nelle scuole di vela e di surf e nei centri sportivi con un vecchio furgone giallo delle poste acquistato in Germania trasformato in laboratorio, per raccontare ai bambini la vita del mare, anche con libri e giochi appositamente realizzati. Un progetto di divulgazione itinerante.
“Il plancton – spiega la giovane biologa – è la mia passione e la mia specializzazione. L’idea è partire dal piccolo e dall’invisibile, qualcosa che conosciamo poco ma che in realtà è molto importante per noi e per il nostro pianeta blu, per raccontare il mare come grande sistema”.
Al premio Donna di mare 2022 organizzato nell’ambito del Decennio delle scienze del mare per lo sviluppo sostenibile, ideato “per proporre una visione innovativa di attività, compresa l’imprenditoria, al femminile che, nel rispetto dei diritti e delle pari opportunità, tuteli l’ambiente valorizzando i territori e le persone”, hanno partecipato molte giovani donne da tutta Italia con idee innovative sulla tutela e lo studio del mare.