“Ho preso un impegno con i cittadini della Liguria e quindi, come promesso, presento il simbolo della mia lista e le linee guida della mia candidatura”.
Lo ha dichiarato oggi su fb l’ex preside della facoltà di Ingegneria all’Università di Genova e “anti sovranista” Aristide Fausto Massardo, che doveva essere uno dei candidati papabili nella coalizione Pd-M5S-Sinistra, ma che oggi ha autonomamente presentato il simbolo della sua lista.
“Sono sceso in campo non per dividere – ha sottolineato Massardo – ma per unire.
La strada maestra è rafforzare e valorizzare la sinergia, il dialogo, la cooperazione di tutte le forze democratiche, progressiste, riformiste che contrastano il sovranismo di Toti, di Salvini, della Meloni e dei loro alleati.
Nel rispetto della dialettica politica resto aperto alle decisioni delle forze che sono protagoniste principali della sfida per la conquista del governo della Regione Liguria.
Ho messo a disposizione dei cittadini il mio curriculum professionale, e da oggi vorrei fare in modo che tutti possano conoscermi meglio, non solo come ingegnere e professore, ma anche e soprattutto come persona e cittadino a mia volta.. Voglio dirvi, dunque, qualcosa di me.
Cercherò di raccontare in poche righe il percorso di una vita in cui ho cercato la qualità umana tanto quanto quella professionale, nella convinzione che l’una sia funzionale all’altra nel raggiungimento di obiettivi alti.
Sono nato in una famiglia operaia a Marassi, quartiere genovese fra la città e l’alta val Bisagno.
Sin dalle scuole medie ho ottenuto borse di studio che mi hanno consentito di ridurre il peso sulla mia famiglia che già aveva investito molto nella mia formazione.
Anche durante gli studi di ingegneria ho lavorato e insegnato per essere indipendente e consentirmi di seguire alcune delle mie passioni. Dopo la laurea in Ingegneria e alcuni anni passati in industria a Milano e Roma sono stato invitato a tornare in Università e intraprendere la carriera accademica.
Mi dedico sin da allora ai sistemi per l’energia e l’ambiente.
Il mio primo grande progetto – che definisco tale perché mi ha dato la possibilità di coinvolgere un gruppo di lavoro numeroso ed eterogeneo di persone capaci e pronte a mettersi in gioco in un settore innovativo come quello delle celle a combustibile e dei sistemi ibridi ad elevatissima efficienza – è stato sviluppare un gruppo di ricerca interdisciplinare il Thermochemical Power Group che ha festeggiato nel 2018 i primi venti anni di attività (www.tpg.unige.it) .
Molti dei miei ex alunni ora insegnano. Ai giovani meritevoli, ma che non hanno avuto la possibilità di lavorare in Università ho sempre fornito gli strumenti per avviare un’attività di livello, spesso mediante spin-off universitari.
Negli anni ho avviato collaborazioni fra l’Ateneo e imprese nazionali e internazionali, in particolare con l’inglese Rolls-Royce, la coreana LG, le tedesche MTU ed E.On, e con Ansaldo Energia, Enel, Rina, Iren, Fincantieri, ecc. dando a molti nostri laureati (all’incirca 200) l’opportunità di lavorare presso di esse.
Sono stato dal 2012 per sei anni preside della Scuola Politecnica di Genova gestendo diverse migliaia di studenti nelle tre sedi di Genova, La Spezia e Savona.
In alcuni casi, con il mio gruppo di lavoro ho risolto problemi internazionali di grande interesse: ad esempio, in Paraguay, dal 2010 ho lavorato presso il più grande impianto a fonte rinnovabile del mondo, la diga di Itaipu, proponendo la conversione dell’energia in eccesso in idrogeno per i trasporti.
Lo stesso gruppo di ricerca da me coordinato negli anni ha promosso o partecipato a più di 20 progetti di ricerca europei. Proprio in questi giorni ho ottenuto la cattedra UNESCO per l’energia innovativa e sostenibile, riconoscimento internazionale importantissimo di cui sono orgoglioso e che costituisce un importante valore aggiunto per l’Università di Genova.
Sono stato più volte chiamato dal Gestore dei Servizi Energetici GSE, dall’Autorità per l’Energia e le Reti ARERA e dal Ministero dello Sviluppo Economico a svolgere il ruolo di ispettore in relazione alla regolarità degli impianti energetici, riportando notevoli successi con recuperi per i cittadini di molte decine di milioni di euro.
La Comunità Europea sin dal 2005 mi chiama ad esercitare il ruolo di garante della regolarità delle valutazioni dei Progetti Europei. In particolare, dal 2012 al 2018 ho presieduto il comitato di esperti internazionali al Consiglio Europeo delle Ricerche per l’area ingegneria, il più elevato livello della ricerca in UE.
Lavorando a tutto ciò ho comunque trovato il tempo per una vita privata e famigliare di valore. Per anni ho fatto atletica con l’Associazione Amatori Atletica (AAA) e teatro.
Ora i miei hobby sono lo studio della storia e alcuni sport come lo sci e la mountain bike. Con Giuliana ho due figli e due nipotini gemelli. Questa famiglia e la famiglia dei ragazzi in Università sono le fonti a cui attingere in termini di visione e speranza del futuro.
Questo è quello che sono e quello che ho fatto. Ciò che farò, sarei felice di realizzarlo insieme”.