Il Tar ha respinto il ricorso collettivo di circa 400 tra medici e sanitari che hanno scelto deliberatamente di non rispondere all’obbligo vaccinale anti covid per motivi professionali e sono attualmente sospesi e senza stipendio fino al 31 dicembre.
Il Tribunale amministrativo della Liguria, lo ha respinto per difetto di giurisdizione. I giudici, infatti, hanno stabilito che tale pronunciamento spetta al giudice ordinario e non al Tar.
Il ricorso collettivo era stato presentato dall’avvocato Daniele Granara.
Tre i principi su cui si basava il ricorso: “l’incertezza riguardo i rischi sull’assunzione del siero”; “i tempi brevi della sperimentazione” e la “quantità dei fallimenti riguardo l’immunità riguardo le nuove varianti”.
Si tratta di circa 400 professionisti tra medici e sanitari sospesi dalle Asl liguri e senza stipendio fino a fine anno.
I medici sospesi dall’Asl possono continuare a professare attraverso i consulti da remoto, telefonicamente o con visite online e possono inviare ricette elettroniche ai loro pazienti.
Diversamente da quelli che sono stati sospesi dall’ordine professionale dei medici, chirurghi e odontoiatri della Liguria per i quali non è possibile nemmeno il consulto telefonico o il rilascio di un certificato.
A tale proposito i carabinieri del Nas hanno avviato da questa settimana tutta una serie di controlli per verificare se tali medici esercitino davvero da remoto, oppure a contatto con il paziente.