“Abbiamo fatto il possibile per Ilaria, ma è stata un’infezione devastante, una reazione a catena”. A parlare sono i medici del San Martino, che hanno combattuto per salvare la vita di Ilaria Caccia, genovese di 27 anni che gestiva insieme al padre la Passeggiata Librocaffè in vico Santa Croce, nel centro storico di Genova.
Ilaria, è entrata nel pronto soccorso dell’ospedale alle 4.58, in condizioni gravissime ed era stata sistemata nel reparto di Rianimazione per tutte le cure del caso in terapia intensiva. Purtroppo, dopo meno di sei ore, si è arresa ed è deceduta, stroncata da una sepsi meningococcica.
Sabato sera la ragazza, che abitava proprio nel quartiere di Genova San Martino, aveva partecipato a una festa nei locali della parrocchia in via Padre Semeria 38.
In queste ore la Asl sta cercando di mettersi in contatto con tutte le persone che sono entrate in contatto con Ilaria per avviare la profilassi.
“Si tratta di una patologia – spiega il Direttore della prevenzione di Alisa, Filippo Ansaldi – che si trasmette soprattutto per le vie respiratorie. Il contagio avviene esclusivamente con chi ha avuto con la ragazza un contatto stretto, quale ad esempio la condivisione di un bicchiere, eventualità che può accadere durante una festa”.
E’ in corso di attivazione da parte dell’Asl il protocollo previsto per questo genere di infezioni.
Parenti ed amici sono i primi che dovranno praticare la profilassi, in particolare le persone che hanno partecipato alla festa in via Padre Semeria 38.
Nessun rischio per le persone che hanno frequentato la libreria-caffè di Sant’Agostino in quanto il locale aveva chiuso definitivamente lo scorso ottobre.