In occasione dell’inizio delle celebrazioni per il 125° anniversario del Genoa e del calcio italiano, il direttore generale Giorgio Perinetti ha fatto il punto in chiave mercato al termine della sessione invernale. Senza enfasi. Con la speranza di avere aggiunto, vista la splendida cornice di Palazzo Reale, qualche quadro d’autore al patrimonio tecnico a disposizione di mister Davide Ballardini. “E’ solo il campo, come sempre, che può esprimere voti sull’operato. Personalmente è mia abitudine ritenermi sotto la sufficienza, in quanto tecnicamente ogni organico può sempre essere migliorato. Al di là di tutto, siamo soddisfatti del lavoro svolto. Questo meraviglioso palazzo e un evento come questo ricordano a tutti noi la responsabilità di lavorare per una società di grandi tradizioni come il Genoa. In contro tendenza rispetto ad altre volte, è stato un mercato per noi conservativo, confidando nelle qualità della squadra e nel lavoro di Ballardini che è riuscito a invertire la rotta, anche se c’è molta navigazione da fare. Il presidente Preziosi ci ha stimolato più volte a fare qualcosa di più. Cambiare per cambiare non aveva senso, ci abbiamo provato sino all’ultimo. Vuoi per le richieste o gli identikit non del tutto convincenti abbiamo desistito ad affondare il colpo. Chi è arrivato è in grado di dare un contributo. Sono stati prelevati elementi chiesti dal mister come Hiljemark che aveva avuto alle sue dipendenze a Palermo o Bessa per il quale è stata battuta una forte concorrenza. E’ mancato l’inserimento di un mediano di struttura, vorrà dire che percorreremo altre soluzioni a livello di gioco, grazie all’abilità del tecnico. Abbiamo puntato su prospetti giovani come Pereira, lo stesso Medeiros e l’azzurrino Candela. Anche per lui la corte di altri club era serrata. In quanto a Pellegri, nel sistema calcio attuale, è difficile per un club resistere alle tentazioni e impossibile per un giocatore rifiutare certe proposte. Avremmo voluto tenerlo più a lungo, genovese e genoano. Gli auguriamo una grande carriera e speriamo che abbia più possibilità di giocare in prima squadra, di quante la cultura imperante in Italia sui giovani gli abbia potuto concedere. Il Genoa reinveste sui giovani. Ci sono altri Pellegri nella Primavera e nel settore giovanile. El Yamiq arriverà la prossima settimana. E’ un giocatore che è stato seguito dal nostro scouting e le sue referenze sono certificate da pareri favorevoli. Nel calcio d’oggi l’abilità di una società si misura dalla capacità di farsi trovare pronta nel trovare i sostituti dei partenti”.