“Il ministro socialista del paradiso fiscale Lussemburgo, dopo aver paragonato i nostri nonni emigranti italiani ai clandestini di oggi, dopo aver interrotto un mio discorso urlando ‘merda’, oggi mi dà del ‘fascista’.
Ma dico io, che problemi hanno in Lussemburgo?!?
Nessun fascismo, soltanto rispetto delle regole.
Se gli piacciono tanto gli immigrati che li accolga in Lussemburgo, in Italia ne abbiamo già accolti troppi. Buona domenica a tutti”.
Lo ha dichiarato oggi il ministro dell’Interno italiano Matteo Salvini, commentando le ultime dichiarazioni del ministro degli Esteri lussemburghese (dal 2004) Jean Asselborn dopo le volgarità (‘merde alors’) espresse durante il convegno di Vienna per attaccare il leghista sulla nuova politica a difesa dei nostri confini.
Tra le altre cose, le agenzie di stampa hanno ricordato che il ministro Asselborn, in una intervista al quotidiano tedesco Der Tagesspiegel, si disse indignato perché l’Ue non prendeva una posizione netta contro le sanzioni varate dal governo Orban alle società del finanziere ungherese George Soros.
Oggi in un’intervista alla trasmissione Domenica Live di Canale 5 il ministro Salvini non ha mollato di un millimetro ed è andato al contrattacco definendo anche “ignorante” il ministro Asselborn “nel senso che ignora la storia dei nostri emigranti” i quali “andavano all’estero per lavorare onestamente”.
“Oggi mi dà del fascista anni Trenta e continua a dimostrarsi ignorante. Mi sono arrabbiato e mi arrabbio – ha spiegato Salvini – ogni volta che persone come queste paragonano i nostri nonni che sono emigrati per andare a lavorare, con i clandestini che spacciano, fanno casino … è un ignorante. Siamo un Paese con un futuro incredibile. Checché ne dica il ministro degli Esteri lussemburghese, non ci ferma nessuno”.
Ovazioni del pubblico, che si è anche alzato in piedi per applaudirlo.