Chiavari, parte la gara per le indagini geognostiche e geofisiche
A seguito della consegna del documento di sintesi delle scelte progettuali da parte dell’ATP incaricata per la progettazione definitiva di messa in sicurezza del Rupinaro, è stata indetta, a fine dicembre 2019, una specifica conferenza di servizi con l’obiettivo di ottenere pareri, autorizzazioni, nullaosta necessari per procedere alla definizione ed esecuzione degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico.
“Passata l’emergenza sanitaria, ripartono le analisi e gli studi necessari a sviluppare un progetto fondamantale per la città, ovvero la messa in sicurezza del Rupinaro. In sede di conferenza è stata presentata una nuova possibile soluzione, quella di un canale scolmatore in grado di ridurre la portata di piena del torrente; ipotesi confermata anche dal presidente Toti durante la visita a Chiavari ad inizio 2020. Per verificare la fattibilità di tale soluzione, Regione Liguria ha richiesto l’esecuzione di ulteriori indagini geognostiche e geofisiche da effettuarsi in prossimità dell’imbocco dello scolmatore (zona Campodonico) e presso lo sfocio a mare dello stesso (dopo Villa Piaggio). Al momento è in corso la gara per l’affidamento degli studi, per un importo complessivo di circa 50 mila euro iva esclusa, e, una volta individuata la ditta, si procederà all’esecuzione dei sondaggi che dovrebbero concludersi nell’arco di circa un paio di mesi, stimando la successiva consegna dei risultati entro agosto. In autunno è prevista la conferenza dei servizi deliberante che approverà l’intero scenario di intervento” spiega il primo cittadino Marco Di Capua.