“La milizia Wagner è in Cirenaica, con Haftar. Ha altro da fare che pensare ai nostri migranti che arrivano dalla Tripolitania, in particolare dal tratto di costa da Tripoli al confine tunisino. Per favore non raccontate balle. Ne abbiamo già sentite abbastanza sulla Covid-19”.
Lo ha dichiarato oggi il prof. genovese Paolo Becchi.
“Le banche crollano – ha aggiunto il prof. Becchi – e la colpa è dei russi. I migranti muoiono e la colpa è dei russi. Gli sbarchi aumentano e la colpa è dei russi. Non piove e la colpa è dei russi. C’è il terremoto e la colpa è dei russi. Insomma, qualsiasi cosa succede è colpa dei russi. In realtà, si tratta di una propaganda infame”.
E a proposito di banche, delle sanzioni e della guerra degli Usa di Biden contro i russi in territorio ucraino, il prof. Becchi ha inoltre commentato: “Certo che è abbastanza incredibile: sanzioni massicce contro la Russia e nessun danno, mentre negli Stati Uniti crollano le banche. E c’è solo da sperare che non succeda anche da noi”.
Crosetto: migrazioni strategia Wagner. Prigozhin: si occupi dei suoi problemi
“Nel 2011 – ha ricordato il prof. Becchi – il Governo di centrodestra appoggiò l’aggressione militare della Nato in Libia che destituì Gheddafi e rase al suolo l’intero paese.
Da allora, la Tripolitania diventa terra di nessuno che, con l’appoggio di un Governo fantoccio e filo-occidentale, costringe decine di migliaia di neri africani ridotti in schiavitù e torturati a scopo di estorsione e traffico di esseri umani attraverso il Mediterraneo.
Qualcuno che potrebbe mettere ordine ci sarebbe pure: un Parlamento regolarmente eletto (quello di Tobruk) e un regolare esercito nazionale (quello di Haftar) ma per gli occidentali si tratta di terroristi.
Da più di dieci anni dalle coste libiche partono migliaia di gommoni che alimentano un business miliardario e ingrossano le fila dell’esercito industriale di riserva utile agli italiani come manodopera a costo quasi zero.
E la colpa di tutto questo casino che abbiamo fatto noi sarebbe di Putin?
Le poche inchieste serie che si prendono la briga di raccontare la verità vengono sistematicamente boicottate, tacciate di falsità e censurate”.